Governo, per Meloni nuova grana Forza Italia su sottosegretari

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(Adnkronos) – Forza Italia ha provato a difenderlo fino alla fine. Parlamentari, consiglieri regionali e il governatore Roberto Occhiuto hanno fatto quadrato attorno a lui. Ma, a quanto si apprende, Giuseppe Mangialavori sarebbe fuori dai giochi, a causa delle resistenze di Fratelli d’Italia legate ad alcune inchieste sulla ‘ndrangheta che lo vedrebbero coinvolto, nonostante l’esponente azzurro non sia indagato. Dato per favorito, la ‘candidatura’ dell’attuale coordinatore regionale calabrese, considerato vicino a Licia Ronzulli, è iniziata a traballare sempre di più nelle ultime 24 ore.  

Ora in casa Fi si starebbe ragionando su come sostituirlo, visto che Silvio Berlusconi non può tagliare dalla corsa per palazzo Chigi la Calabria, dove il partito ha raggiunto il 16%. Nella Regione sia i vertici che la base del partito sarebbero sul piede di guerra perché temono di non farcela a ottenere un loro rappresentante, a nome del Sud. Forti malumori ci sarebbero pure in Campania, rimasta fuori dalla partita. Anche le quotazioni di Ugo Cappellacci, ex governatore sardo, sarebbero in discesa. Sarebbero, invece, ‘blindati’ Francesco Paolo Sisto (come ‘vice’ di Carlo Nordio alla Giustizia), Valentino Valentini (come viceministro al nuovo Mise); l’ex presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini e Matteo Perego (rispettivamente come sottosegretario all’Editoria e alla Difesa). In corsa anche la siciliana Matilde Siracusano (in corsa per il Sud o i Rapporti con il Parlamento), il coordinatore regionale del Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino.  

Alla fine della fiera, il Cav spunterebbe 8-9 caselle e, secondo gli ultimi boatos, non riuscirebbe a portare a casa come sembrava in un primo momento tre viceministri ma solo due: Sisto e Valentini appunto (fino ad ora si era fatto il nome anche del tajaniano Paolo Barelli come vice di Matteo Piantedosi al Viminale). Potrebbe farcela Francesco Battistoni, altro fedelissimo del numero due azzurro. Le trattative continueranno nella notte: Berlusconi dovrà risolvere il caso Calabria, che in questo momento ha riaperto una partita che sembrava chiusa (oggi alle 13 c’è il Cdm per la nomina dei sottosegretari), con un rimescolamento delle carte tutto interno a Forza Italia.