Governo: Sacconi, in contratto salario minimo orario ma vale solo per dipendenti

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Roma, 17 mag. (Labitalia) – “Quello che mi preoccupa nella proposta sul salario minimo contenuta nella bozza del contratto di governo M5S-Lega è la parola ‘orario’. Questo perché la retribuzione oraria riguarda solo il lavoro subordinato, mentre qualunque lavoro autonomo è legato non alle ore ma al risultato. E però anche i lavoratori autonomi hanno diritto ad un equo compenso”. Lo dice a Labitalia Maurizio Sacconi, ex ministro del Lavoro e già presidente della commissione Lavoro del Senato nella scorsa legislatura, commentando la parte relativa al lavoro della bozza di contratto M5S-Lega, in cui si dice che è necessaria “l’introduzione di una legge salario minimo orario”.

“Una norma un po’ confusa proprio sull’equo compenso per i professionisti appartenenti alle categorie ordinistiche -ricorda Sacconi- è stata prodotta sulla fine della scorsa legislatura. Ma va perfezionata. Poi ci sono le professioni non ordinistiche e qui ci vorrebbe che il Mise incaricasse le Camere di commercio locali per rilevare gli usi sui compensi a tali prestazioni, stabilendo la cifra minima da versare per ogni prestazione”.

Insomma, dice Sacconi, “se il salario minimo lo si fa solo in funzione degli orari, riguarda esclusivamente il lavoro subordinato”.