Graded entra nella rete internazionale per le rinnovabili: è l’unica azienda del Sud

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in foto Vito Grassi

Accelerare la transizione energetica verso fonti più pulite e sostenibili promuovendo una più ampia e rapida diffusione delle tecnologie rinnovabili: Graded, azienda napoletana attiva da oltre 60 anni nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti ad alta efficienza sia per il settore pubblico che per quello privato, entra a far parte dell’ “IRENA Coalition for action”, rete internazionale creata nel 2014 dall’Agenzia per le energie rinnovabili assieme a 35 operatori del settore di tutto il mondo. Un organismo che conta attualmente 96 componenti tra aziende, associazioni industriali, Università statali, istituti di ricerca, enti no profit, think tank e organismi intergovernativi provenienti da ogni parte del globo. Graded è l’unica azienda meridionale del network di cui fanno parte, per l’Italia, colossi del calibro di Enel Green Power e Falck Renewables, oltre alla Fondazione Res4Africa.
In qualità di membro della Coalition for Action, l’azienda di Vito Grassi ha partecipato dal 10 al 12 gennaio, con la responsabile organizzatvia e operativa Ludovica Landi, alla decima sessione dell’Assemblea IRENA che ha aperto la Settimana della sostenibilità di Abu Dhabi (ADSW).
Un evento internazionale che ha riunito nella Capitale degli Emirati Arabi capi di Stato e di governo, ministri dell’energia e presidenti di organizzazioni internazionali e regionali, enti pubblici e privati, rappresentanti della società civile con l’obiettivo comune di intensificare gli sforzi globali per aumentare la quota di energie rinnovabili, affrontare i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni di carbonio.
“L’ingresso nell’IRENA Coalition for Action rappresenta una grande opportunità per portare avanti il processo di internazionalizzazione avviato da Graded e, contemporaneamente, dare un deciso impulso allo sviluppo delle rinnovabili coerentemente con la nostra vision – dice l’amministratore delegato, Vito Grassi – .Siamo convinti che accanto all’obiettivo ovvio del profitto, chi guida un’azienda debba porsi anche quello di gestire l’attività sua e dei propri collaboratori in armonia con l’interesse superiore della collettività e del territorio in cui opera. Responsabilità sociale d’impresa significa proprio questo: affiancare all’impegno economico anche una responsabilità collettiva, che crei valori tangibili e intangibili, ponendosi come obiettivo prioritario una crescita attenta ai valori dell’ambiente, che sia inclusiva e quindi abbia riguardo all’esigenza di creare lavoro e migliorare la qualità della vita delle persone, che sia trasparente e sana sotto il profilo della sostenibilità finanziaria. Oggi lo sviluppo sostenibile non è più un’opzione: è l’unica strada possibile. Ce lo dice l’Europa, che ha varato ben quattro direttive sull’economia circolare. Ma ce lo dicono anche i bilanci delle imprese impegnate nella green economy, che corrono più delle altre, sono più competitive e innovano di più”.

In foto Ludovica Landi