Grande euforia nel BCE day, oggi il rapporto sull’occupazione Usa

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A cura di Antonio Arricale Il BCE Day si è concluso con una grande euforia, con Draghi che ancora una volta è sceso in campo a favore della crescita. E’ evidente che il A cura di Antonio Arricale Il BCE Day si è concluso con una grande euforia, con Draghi che ancora una volta è sceso in campo a favore della crescita. E’ evidente che il numero uno della Banca Centrale Europea sta facendo fino in fondo la sua parte per rilanciare l’economia. E lo ha dimostrato ancora una volta ieri, quando la BCE, per l’ennesima volta, ha sorpreso i mercati. L’Eurotower non solo ha tagliato ulteriormente i tassi d’interesse portandoli a nuovi minimi storici (0,05%) ma in più, davanti ad un’economia che stenta a ripartire, e non volendo limitarsi a guardare, Draghi ha anche annunciato ulteriori misure per stimolare la crescita. Del resto, che il governatore della BCE non intenda mollare la presa e che intenda fare di tutto per ridare slancio all’economia non è un novità; come non è una novità che per far ripartire il vagone dell’economia rimane necessario, da parte di tutti i paesi (ma anche di più da parte dell’Italia, evidentemente), “ridare slancio agli sforzi sulle riforme strutturali”, ha sottolineato ancora una volta Mario Draghi. La crisi, insomma, morde forte e preoccupa non poco le economie del Vecchio Continente. In particolare preoccupa la deflazione: una situazione che si verifica, appupnto, in periodo di grande crisi, quando la domanda di beni e servizi ristagna e i prezzi al consumo rimangono al palo. La ripresa dell’Eurozona, dunque, è di fondamentale importanza, anche perché da essa dipendono le sorti di tutto il mondo Occidentale e non. Entrando nel dettaglio, Draghi ha definito l’azione di ieri di sostegno al credito e complementare alle TLTRO di settembre e dicembre. L’EUR/USD è scivolato a 1,2920 per la prima volta da luglio 2013. Oltremanica, la BoE ha mantenuto invariato il tasso di riferimento allo 0,50% e l’obiettivo degli acquisti di asset stabile a 375 miliardi di GBP. La coppia GBP/USD si è indebolita ulteriormente, anche se la reazione più marcata è arrivata con la decisione della BCE. La coppia GBP/USD è scesa fino a 1,6287, perché gli operatori asiatici hanno portato avanti la tendenza ribassista. La coppia è scesa ai minimi da sette mesi. Il trend negativo si sta rafforzando e sta spingendo il cable in area d’ipervenduto. S’intravede un supporto chiave a 1,6252 (minimo 4 febbraio) prima della soglia psicologica a 1,6000. Discrete barriere per le opzioni probabilmente continueranno a esercitare pressione a vendere sotto 1,6500. Fino a ieri, l’EUR/GBP si accingeva a violare la resistenza a quota 0,80000, perché quasi tutte le barriere al rialzo erano state liquidate. L’intervento a sorpresa delle BCE ha però fatto scendere la coppia di una figura (di nuovo sotto le medie mobili a 21 e 50 giorni, collocate rispettivamente a 0,79723 e 0,79504). Prima della campanella di chiusura settimanale, le barriere per le opzioni si susseguono sotto 0,7925. L’evento chiave della giornata sarà la pubblicazione del rapporto sull’occupazione di agosto negli USA; si monitoreranno con attenzione i dati riguardanti la variazione nelle buste paga del settore privato, manifatturiero e non-agricolo, i tassi di disoccupazione e partecipazione, e le retribuzioni medie. Le aspettative sono positive, sebbene il rapporto ADP sull’occupazione (pubblicato ieri) abbia deluso le attese, con 204.000 nuovi posti di lavoro privati rispetto ai 220.000 previsti; le 218.000 nuove unità del mese scorso sono state riviste al ribasso a 212.000. Il dato NFP di agosto dovrebbe attestarsi a 230K (rispetto a 209K di un mese fa), il tasso di disoccupazione è visto in calo al 6,1% con un tasso di partecipazione stabile, pari al 66,1%. La debolezza del tasso di disoccupazione continua a essere fonte di preoccupazione. Secondo un documento della Fed, la debolezza del mercato occupazionale è dovuta a cambiamenti strutturali. Powell (Fed) ha sollecitato delle alternative al Libor, non appena diventeranno possibili nella pratica, visto che la fiacchezza del mercato occupazionale USA continua a essere allarmante. Borse asiatiche Due velocità per Tokyo Sessione mista per le Borse asiatiche che sembrano aver recepito più i deludenti dati sul mercato del lavoro statunitense (occupati ADP e sussidi alla disoccupazione) che le nuove mosse della Banca Centrale Europea. Ad appesantire i mercati è stata anche la pessima performance del comparto commodities in scia al crollo dei prezzi. A due velocità Tokyo dove l’indice Nikkei avanza dello 0,12% a 15.695 punti mentre il più ampio Topix lascia sul parterre lo 0,14% a 1.294 punti. Tra le altre borse già chiuse Taiwan lima lo 0,22, Seul lo 0,33%. Miste le piazze asiatiche ancora in contrattazione ad eccezione di Shanghai, che mostra un vantaggio dello 0,45% e Jakarta +0,12%. Hong Kong segna un -0,32%, Singapore un -0,57%. Piatta Kuala Lumpur. Borsa Usa Chiusura in negativo per Wall Street, DJ -0,05% Così come era avvenuto il giorno prima, Wall Street si è mantenuta prudente e gli indici hanno chiuso in leggero calo: Dow Jones -0,05% e S&P 500 -0,2%, ma prima entrambi hanno aggiornato i rispettivi massimi storici intraday. Poco sotto la parità anche il Nasdaq, -0,22%. Titolo Apple -0,9% (dopo il calo del 4% di ieri), mentre martedì 9 è attesa la presentazione del nuovo iPhone 6. Il rendimento dei Treasury a 10 anni resta in rialzo al 2,44% dopo aver toccato quota 2,46%, distanziandosi ulteriormente dai titoli dell’Eurozona i cui prezzi invece si sono rafforzati in scia alle mosse dell’Eurotower. Il cambio euro/dollaro ha rotto il supporto a 1,3 e tratta ora a 1,296. Prezzo del petrolio in netto calo, parte per le decisioni della Bce e parte per la diminuzione delle scorte settimanali negli Stati Uniti. Il Wti ha ceduto 1,09 dollari (-1,1%) a 94,45 dollari al barile mentre il Brent è stato scambiato a 101,84 dollari (-0,9%). Europa Germania, balzo della produzione industriale a luglio Le borse continentali partono piatte nell’ultima seduta della settimana che sarà caratterizzata, a livello macroeconomico, dalla diffusione dei dati del mercato del lavoro Usa. Mentre gli analisti si interrogano sulle conseguenze e gli effetti del nuovo taglio al minimo storico dei tassi Bce, questa mattina un nuovo sorprendente dato è arrivato dalla Germania che ha visto un inatteso balzo della produzione industriale a luglio evidenziando un rialzo mensile pari all’1,9%, +2,5% annuo, ampiamente meglio delle stime degli analisti. Sotto i riflettori anche il cambio euro dollaro sceso ai minimi da novembre 2013 sotto quota 1,30. Italia Lo spread Btp Bund apre a 136 punti Dopo la corsa di ieri sulle decisioni della Bce Piazza Affari è partita in leggero ribasso, poi con i primi scambi recupera qualche frazione: l’indice Ftse Mib (+0,1%) si muove attorno alla parità, con le banche ancora toniche. Bpm sale del 2%, Intesa e e Banco popolare di circa un punto percentuale. Telecom è in territorio positivo (+0,3%), mentre Fiat è piatta (-0,1%) ed Exor perde lo 0,8%. Tra i titoli minori Seat cede il 6%. Apertura con ribasso per lo spread fra Btp e Bund. Dopo il netto calo di ieri in seguito alle misure Bce, il differenziale segna quota 136 punti, contro i 138 punti dello chiusura di ieri. Il rendimento espresso è pari al 2,32%. Euro sotto 1,2950 in avvio dopo misure Bce. Avvio di giornata sotto quota 1,2950 per l’euro nei confronti del dollaro dopo le misure Bce che hanno portato ieri la moneta unica europea a scendere sotto quota 1,30. La valuta europea passa di mano a 1,2938, sui valori di ieri sera in chiusura di giornata. Nei confronti dello yen la quotazione è di 136,30.


I dati macro attesi oggi Venerdì 5 settembre *GIAPPONE 07h00 – superindice luglio prel. (precedente: 105,9 punti; consenso: 107,1 punti) *GERMANIA 08h00 – produzione industriale luglio (precedente: +0,3% m/m; previsione: +0,3% m/m; consenso: +0,5 m/m) *FRANCIA 08h45 – indice fiducia consumatori agosto (precedente: 86 punti; previsione: 85 punti; consenso: 85 punti) *EURO-18 11h00 – Pil 2* trim. (2* lettura) (precedente: +0,2% t/t, +0,9% a/a; preliminare: inv. t/t, +0,7% a/a; previsione: inv. t/t, +0,7% a/a; consenso: inv. t/t, +0,7% a/a) *USA 14h30 – nuovi posti lavoro settori non agricoli agosto (precedente: +209.000 unitá; previsione: +230.000 unità; consenso: +220.000 unitá) – nuovi posti lavoro settore privato agosto (precedente: +198.000 unità) – disoccupazione agosto (precedente: 6,2%; previsione: 6,1%; consenso: 6,1%) *Alle 00h15 è atteso il discorso di Powell (Fed) *Alle 02h15 è atteso il discorso di Fisher (Fed) *Alle 03h00 è atteso il discorso di Kocherlakota (Fed) *Alle 11h00 è atteso il discorso di Nouy a Bruxelles (Bce) *Alle 21h45 è atteso il discorso di Rosengren a Boston (Fed)