‘Grande Fratello’ scontrini, malumore 5S

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Roma, 15 nov. (AdnKronos) – No al ‘Grande Fratello’ di Rousseau sugli scontrini. A Montecitorio e a Palazzo Madama, tra i banchi del Movimento 5 Stelle, inizia a serpeggiare un certo malumore nei confronti delle nuove disposizioni in materia di restituzione degli stipendi di senatori e deputati. Alle lamentele sull’entità degli importi da restituire (almeno duemila euro al mese) si sono aggiunte perplessità sul fronte della privacy e della gestione dei dati sensibili che gli eletti 5 Stelle dovranno caricare sul portale tirendiconto.it, presto al debutto nella sua versione aggiornata con una nuova veste grafica. Lo scorso 8 novembre lo staff M5S ha inviato ai parlamentari una mail per ‘sollecitare’ il versamento di 6mila euro (da devolvere agli alluvionati) entro il 18 novembre e il completamento della rendicontazione entro il 10 dicembre.Come si legge nella schermata di accesso al nuovo portale ‘tirendiconto’ – che l’Adnkronos ha potuto visionare – gli eletti pentastellati dovranno caricare sul sito una serie di dati, tra cui: “cedolini indennità e rimborsi/competenze accessorie”; “bonifico di restituzione” con tanto di “informazioni dettagliate”; “bonifico del contributo per le piattaforme tecnologiche (Rousseau)”; e, in modo particolare, “attestazioni di pagamento/ricevute delle spese che hai inserito in rendicontazione”. In buona sostanza, i parlamentari dovranno inviare ai gestori del sito le ‘pezze d’appoggio’ delle spese sostenute per gli eventi, tra cui quelle per soggiorno, vitto e trasporti.

“Ma chi gestirà i miei dati sensibili? Chi potrà vedere se ho dormito in un hotel anziché in un altro?”, si chiede perplessa una deputata grillina. La risposta è molto semplice. Stando all’informativa sulla privacy presente sul portale – e visionata dall’Adnkronos – “il titolare del trattamento è l’Associazione Rousseau, con sede in Milano, Via Morone 6, in persona del suo legale rappresentante pro tempore” ovvero Davide Casaleggio, “unitamente all’Associazione Movimento 5 Stelle nella sua veste di co-titolare del trattamento dei dati”.”Per il funzionamento e la manutenzione del sistema informatico” i dati personali dei parlamentari della Repubblica “vengono trattati anche da responsabili esterni del trattamento”, cioè “società esterne di housing” nominate dal titolare. Dunque: se da una parte il sito è formalmente in mano ai parlamentari (il dominio tirendiconto.it, a quanto risulta all’Adnkronos, è intestato al gruppo Movimento 5 Stelle Camera dei deputati), dall’altra, il trattamento dei dati sensibili degli eletti è appannaggio dell’Associazione Rousseau (oltre che del M5S), la quale potrà verificare non solo quanto hanno speso i parlamentari per gli eventi ma anche dove hanno dormito e mangiato.Per scongiurare un nuovo ‘caso furbetti’ che, lo scorso febbraio, rischiò di compromettere la campagna elettorale grillina, quest’anno ci sono regole più ferree in materia di rendicontazioni. Sempre nella mail dell’8 novembre vengono elencate “le caratteristiche richieste per i bonifici da caricare nel sistema”, ovvero: “quietanza definitiva della banca in formato file Pdf, jpeg o png (non va caricata la richiesta di bonifico)”; “Iban di destinazione chiaramente visibile”; “numero operazione Cro/Trn/Tid visibile”; “importo bonifico chiaramente visibile”; “causale visibile e con chiara indicazione del mese/i di riferimento”.