Grano, agricoltori a Roma. Masielli: Stop a pane e pasta stranieri

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L’annata agraria del 206 rischia di passare alla storia come la peggiore per l’agricoltura italiana, meridionale e della Campania. Una folta delegazione di produttori agricoli campani ha partecipato questa mattina al sit-in davanti al Ministero dell’Agricoltura, insieme ai cerealicoltori di tutta Italia che Coldiretti ha invitato a Roma in occasione del tavolo nazionale.
“I prezzi del grano – spiega Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – sono scesi ai minimi storici da 30 anni. Oggi si pagano ai produttori 14 euro per il grano tenero e 19 euro per quello duro, scendendo al di sotto dei prezzi di produzione. A questo aggiungiamo che metà del pane e 1/3 della pasta commercializzati sono fatti con grani stranieri. Un paradosso se pensiamo che siamo il paese del pane, della pasta e della pizza. Si tratta di un fenomeno meramente speculativo, innescato e voluto da industriali senza scrupoli che fanno sbarcare il grano nei porti durante la mietitura. Grano vecchio di magari due anni che gira per mezzo mondo prima di essere buttato sul mercato per ammazzare i prezzi delle materie prime. Non si può andare avanti così. C’è chi racconta la favoletta che il nostro grano è di qualità inferiore. Allora rendiamo obbligatoria l’indicazione della provenienza del grano con cui è stata fatta la farina. Poi saranno i consumatori a scegliere. Noi siamo sicuri che sceglierebbero il made in Italy. Occorre una filiera corta e trasparente, come abbiamo dimostrato che si può fare proprio in Campania. Sulla varietà top quality grano aureo è nata la filiera corta che produce la pasta Voiello a Marcianise. In quel caso siamo riusciti a dialogare con un colosso come Barilla. Questa è la strada. Gli inganni ai consumatori sono la vera causa del crollo dei prezzi per gli agricoltori. Coldiretti dice basta e andrà fino in fondo”.
Hanno guidato la delegazione campana presente a Roma i direttori di Coldiretti Francesco Sossi (Benevento) e Angelo Milo (Caserta), insieme ai dirigenti e presidenti di sezione di Avellino e Salerno.