Grecia, Eurogruppo straordinario

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A cura di Antonio Arricale Tutta l’attenzione degli investitori, oggi, in assenza peraltro di indicazioni macroeconomiche di rilevo, sarà concentrata sulla riunione straordinaria dell’Eurogruppo. Al centro del meeting la Grecia e la speranza A cura di Antonio Arricale Tutta l’attenzione degli investitori, oggi, in assenza peraltro di indicazioni macroeconomiche di rilevo, sarà concentrata sulla riunione straordinaria dell’Eurogruppo. Al centro del meeting la Grecia e la speranza di trovare un accordo sul debito ellenico tra Atene e i partner europei. Gli investitori sperano sul raggiungimento di un accordo sul debito greco tra Atene e i partner europei che prevedrebbe un prestito ponte fino ad agosto, nonostante il diktat posto dal ministro dell’Economia tedesco Schaeuble: o la Grecia accetta gli attuali aiuti o “è finita”. Il quadro, dunque, si farà più chiaro oggi. Le dichiarazioni della vigilia sembrano orientate all’ottimismo. Ma sono parole di facciata. Le informazioni trapelate ieri sull’estensione di sei mesi del prestito alla Grecia hanno fatto infuriare alcuni alti funzionari a Bruxelles. Uno di loro ha detto all’agenzia stampa MNI che “i greci si stanno scavando la loro fossa”. Ma si sta scherzando con il fuoco. Infatti, mentre a Bruxelles si tiene il vertice straordinario Ue, a Mosca il ministro degli Esteri greco, Nikolaos Kotzias, incontrerà l’omologo russo Sergei Lavrov. Insomma, in assenza di una mano da parte dell’Europa, Atene potrebbe gettare le basi per un accordo con i russi. Ovviamente le autorità statunitensi ed europee tremano all’idea. Secondo alcuni analisti Putin, l’uomo più odiato e temuto dal mondo industrializzato occidentale potrebbe, per esempio, chiedere in cambio di una linea di credito, la costruzione di una base militare sul suolo greco. Si tratterebbe, nel malaugurato caso, di un evento senza precedenti, visto che la Grecia è uno stato membro della Nato. L’auspicio, dunque, è che nel vertice dell’Eurogruppo prevalga il buon senso. Soprattutto da parte tedesca. Borse asiatiche La Borsa di Tokyo è rimasta chiusa per le celebrazioni del National Foundation Day. Gli scambi riprenderanno regolarmente domani 12 febbraio. Le altre borse asiatiche si sono mosse con qualche incertezza, risentendo di alcuni risultati societari un po’ deludenti, che hanno controbilanciato l’ottimismo per la Grecia. Ha chiuso positiva Seul, con un incremento dello 0,5%, insieme a Taiwan che ha guadagnato lo 0,70%. Tra le altre borse asiatiche che chiuderanno più tardi le rispettive contrattazioni risulta dimessa Hong Kong -0,7%, mentre Singapore guadagna lo 0,38% e Shanghai lo 0,51%. In rosso Kuala Lumpur -0,20% e Bangkok -0,23%, mentre tiene Jakarta che recupera lo 0,23%. Borsa Usa Wall Street ha chiuso la seduta in netto territorio positivo. L’indice Dow Jones ha guadagnato lo 0,79% a 17.868,76 punti, l’S&P500 è avanzato dell’1,07% a 2.068,59 punti mentre il Nasdaq ha mostrato un progresso dell’1,30% attestandosi a 4.787,64 punti. In luce Apple: al termine della giornata di contrattazioni il colosso di Cupertino è la prima società nella storia americana a chiudere con una capitalizzazione di mercato superiore ai 700 miliardi di dollari. Più nel dettaglio il valore di Apple è salito a 710.70 miliardi di dollari, dopo che il suo numero uno Tim Cook ha annunciato l’alleanza con First Solar. Europa Chiusura positiva per le principali Borse europee, ad accezione di Londra. A Francoforte il Dax ha guadagnato lo 0,85% a 10.753,83 punti, il parigino Cac40 è avanzato dello 0,96% a 4.695,65 punti, il londinese Ftse100 è sceso dello 0,12% a 6.829,12 punti Piazza Affari chiude in rialzo, bene le banche. Balzo di FCA e Telecom Italiatre a Madrid l’Ibex35 è salito dell’1,30% a 10.500,10 punti. E’ volata la Borsa di Atene con un rialzo di circa l’8%. Italia Piazza Affari ha chiuso in rialzo con il mercato che scommette su un accordo sul debito tra Atene e Bruxelles sull’ipotesi di un programma ponte fino ad agosto. La Commissione Ue ha fatto sapere che l’obiettivo è quello di far restare la Grecia nella zona euro, anche se al momento i colloqui non sono stati molto fruttuosi. Anche il ministro Padoan, intervenuto al margine del G20, ha dichiarato di aspettarsi un finale positivo. A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dell’1,76% a 20.725 punti, con massimi intraday toccati a 20.798 punti. Il paniere ha un po’ ripiegato dopo le dichiarazioni di Wolfgang Schaeuble, secondo cui sarebbe un errore concedere il programma ponte alla Grecia. In Italia a dicembre si sono intravisti segnali positivi dalla produzione industriale, cresciuta dello 0,4% rispetto a novembre, mentre il saldo dell’intero 2014 rimane negativo (-0,8%). Su di giri le banche che hanno diffuso i conti. Intesa SanPaolo (+4,01% a 2,59 euro) ha chiuso il 2014 con un utile di 1,25 miliardi di euro, in deciso miglioramento rispetto al rosso di 4,55 miliardi del 2013. Mediobanca (+4,46% a 7,83 euro) ha invece chiuso il semestre al 31 dicembre con utili in calo a 260,6 milioni ma con una crescita significativa dei ricavi (+16% a 1,01 miliardi) e dell’utile operativo (+58% a 321 milioni) grazie alla ripresa dell’attività bancaria. Bene anche le altre banche: Banco Popolare ha guadagnato lo 0,57% a 12,24 euro, Mps lo 0,95% a 0,434 euro, Popolare di Milano l’1,73% a 0,763 euro, Unicredit l’1,57% a 5,495 euro. Lo strappo ribassista del petrolio si è fatto sentire sui titoli oil di Piazza Affari, in particolare su Saipem e Tenaris che hanno ceduto rispettivamente l’1,50% a 8,86 euro e il 3,01% a 13,20 euro. Più contenuto il ribasso di Eni che ha perso lo 0,19% a 15,42 euro. Brillante Telecom Italia (+5,16% a 0,998 euro): dopo la discesa della Findim di Marco Fossati, dai documenti depositati presso la Sec è emerso che Blackrock possiede il 6% del capitale di Telecom Italia. Molto bene FCA (+3,40% a 12,15 euro) in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui grazie ai forti ordini per la Panda il gruppo ha cancellato temporaneamente la cassa integrazione a Pomigliano, inizialmente prevista dal 23 febbraio.


I dati macro attesi oggi Mercoledì 11 febbraio 2015 EUR Riunione Eurogruppo; GIA Mercati chiusi per festività; 16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati.