Grillo: procurat. agg. Palermo ‘a vittime violenze sessuali serve tempo per denuncia’ (8)

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(Adnkronos) – La fortuna volle che una delle persone cui il bambino si era rivolto, fosse proprio un poliziotto che prontamente si prese cura del bambino, avvisò il magistrato di turno e immediatamente abbiamo potuto attivare la procedura prevista in casi del genere. Ho ascoltato io direttamente il piccolo, più volte, insieme alla psicologa da me nominata e se la prima volta ben poco abbiamo potuto apprendere della sua storia, già la seconda volta, grazie ad un ascolto competente, paziente, attento, rispettoso dei tempi, dei suoi lunghi silenzi e delle esigenze del bambino, il piccolo ci raccontò la sua triste storia. Omar era stato venduto dai suoi genitori, nel paese di origine, più per disperazione che per cattiveria. Era, quindi, venuto in Italia con questi estranei, che lo avevano obbligato a lavorare e che lo maltrattavano fisicamente, privandolo anche del cibo. Ma fu necessaria più di una seduta di ascolto, perché finalmente il bambino ci raccontasse anche quello che non avremmo voluto sentire, ma che sospettavamo: il bambino veniva costretto da queste persone a prostituirsi con uomini, adulti, italiani”. “L’incontro con quel poliziotto e con le istituzioni, per quel bambino fu la salvezza. Il processo è già definito, con la condanna di tutti gli imputati. Io rividi il bambino tempo dopo, con i suoi nuovi genitori.. finalmente dopo più un anno lo vidi sorridere e di lui questo ricordo soprattutto.. finalmente un timido sorriso nel volto del piccolo ‘Omar’. Ma, purtroppo non tutte le storie che incrociamo nelle aule di giustizia hanno un finale con il sorriso…”.