Roma, 21 ott. (Adnkronos) – “Mi hanno accusato di vilipendio per una battutina che ripeto anche qui. Poi c’è stata la storia dell’impeachment. Noi dobbiamo riformare” il ruolo del Presidente della Repubblica, “nomina 5 senatori a vita, è capo delle forze armate e del Csm. Bisogna togliere questi poteri”. Così dal palco del Circo Massimo e le sue parole sollevano un vespaio.
Immediata la replica del segretario del Partito democratico, Maurizio Martina: “Il comico miliardario prenda in giro chi vuole, non c’è alcun problema a farsi due risate al circo di domenica, ma lasci stare la Costituzione e il ruolo di garanzia del Quirinale. Il Capo dello Stato non si tocca”. A stretto giro anche la reazione di Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. “Gli attacchi sguaiati di @beppe_grillo alla Presidenza della Repubblica dimostrano ancora una volta la natura primordiale eversiva del @Mov5Stelle – scrive su Twitter – Stanno al governo ma sognano di sovvertire le regole democratiche e costituzionali del nostro Paese. Irresponsabili al potere”.
Grillo è arrivato sul palco sulle note della sua canzone blues ‘Show me the way’ ed è intervenuto davanti al popolo di Italia 5 Stelle in jeans e camicia nera, stringendo sempre una ‘manina’ di plastica con l’intento di richiamare la polemica degli ultimi giorni sul dl fiscale. Blindatissimo il suo arrivo al Circo Massimo. Via dell’Ara Massima di Ercole, una stradina limitrofa alla piazza, è stata presidiata da decine di carabinieri e poliziotti che hanno vietato l’accesso a cronisti, fotografi e curiosi chiudendo l’ingresso da entrambi i lati con delle transenne. Il cofondatore del M5S è giunto a bordo di un Suv dai vetri oscurati che lo ha condotto direttamente nel backstage.
Rispetto a Salvini “noi siamo strutturalmente come Dna diversi… – ha detto dal palco – lui è di pancia, anche io lo sono. Il Movimento è nato dalla pancia, che è un secondo cervello. Non ci vuole molto a capire chi hai di fronte”. “L’etica della politica è la lealtà… Salvini è uno che dice una parola e la mantiene” e “questo è un miracolo”, ha rimarcato il garante del M5S.
Quanto alla sinistra, “per questa sinistra non esiste il presente ma nemmeno il futuro: è morta, è diventata noiosa, senza una narrazione. Vi sfido a dirmi un nome di un candidato alla segreteria, c’è questo qui, il segretario, che sembra il maggiordomo della famiglia Addams”.
Poi, a proposito di Di Maio: “Luigi è una macchina da guerra, nessuno riesce a metterlo in difficoltà. Solo io riesco, che so tutte le cose della sua vita…”.
Beppe Grillo ha chiuso Italia 5 Stelle nel segno della musica e si è cimentato nell’esecuzione di un brano blues dopo il suo intervento alla kermesse. “Se mi arrestano tornerò più forte di prima”, ha scherzato il comico a proposito dell’indagine per vilipendio nei confronti dell’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano. Sul palco a far festa con Grillo anche Maio, Davide Casaleggio, ministri e parlamentari 5 Stelle.