Gruppo Gallozzi, al Porto di Salerno nuova gru al terminal Sct

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Si concludono nella tarda mattinata di oggi le operazioni di sbarco della nuova gru che potenzia gli impianti portuali del Terminal Sct (Gruppo Gallozzi) nello scalo di Salerno. La macchina – Liebherr Lhm 600 Hr – costruita in Germania e trasportata semi-assemblata fino a Salerno, è in grado di lavorare navi full container di portata più che doppia rispetto alle attuali. Il Terminal Sct innalzerà, infatti, il limite operativo delle navi che potranno approdare a Salerno da 5/6.000 a 13/15.000 contenitori-teus. Il corpo principale della gru è alto circa 51 metri ed il braccio di sollevamento è posizionato a 31 metri da terra. Lo sbraccio della macchina verso il mare raggiunge una distanza di 58 metri con una altezza di sollevamento di 45 metri; la cabina dell’operatore è collocata a 37 metri. Rispetto alle gru in esercizio fino ad oggi risulta evidente il grado di incremento della capacità operativa in banchina. Il rinnovamento del parco macchine di Sct è parte integrante del piano industriale incentrato sull’incremento dei livelli qualitativi e quantitativi della capacità di movimentazione del Terminal ed è, naturalmente, orientato a cogliere le opportunità di crescita legate sia al programma di potenziamento infrastrutturale del porto di Salerno, che all’arrivo di navi full/container sempre più grandi dal punto di vista dimensionale. “La nuova gru – evidenzia il presidente di Sct SpA Agostino Gallozzi – è il primo ed importante tassello del piano di potenziamento operativo del nostro Terminal nel porto di Salerno. E’ la nostra risposta proattiva alla scelta di servirsi di Sct non solo delle due maggiori alleanze mondiali dello shipping – Ocean Alliance e The Alliance – ma anche di tante altre prestigiose compagnie di navigazione che da anni contano sull’efficienza e sulla competitività delle nostre performances”. “Con questa gru – continua Gallozzi – Sct entra a pieno titolo nel circuito di una classe dimensionale ancora maggiore del grande shipping internazionale. In questo modo potremo servire altre nuove rotte per i traffici d’oltre Oceano, verso Oriente e verso Occidente. Il nostro obiettivo strategico è continuare a sviluppare il concetto di multi-connettività portuale, in modo da mettere a disposizione delle aziende esportatrici del nostro Mezzogiorno collegamenti marittimi frequenti e competitivi verso ogni mercato del mondo”. “Va detto – conclude Gallozzi – che questi macchinari, dotati di un potenziale di altissimo livello, rivolgono lo sguardo al porto di Salerno come sarà dopo la ristrutturazione: dragaggi, nuova e più ampia imboccatura, gallerie di Porta Ovest. La parte privata risponde alla sfida dei mercati tempestivamente. E’ indispensabile che la parte pubblica riesca a recuperare molto velocemente il tempo perduto, per non compromettere le positive e brillanti dinamiche di crescita dei traffici che si sono registrate per Sct e per l’intero scalo di Salerno nel primo semestre del 2017”. Alle operazioni di sbarco della nuova gru hanno presenziato il presidente dell’Autorità di sistema portuale Tirreno centrale Pietro Spirito ed il segretario generale Francesco Messineo.