L’appuntamento con “VinArte” si rinnova, per il decimo anno consecutivo, all’interno della rassegna “Vinalia”, in scena a Guardia Sanframondi (Bn) dal 4 al 10 agosto. A raccontare la particolare genesi ispiratrice dell’edizione del decennale, che cade nel difficilissimo anno del Covid, è il suo direttore artistico Giuseppe Leone: “Ho spesso attribuito all’Arte un valore profetico ed è la stessa arte a non smentirmi; oggi, come non mai, siamo in immanente attesa, osserviamo, impotenti, il sorgere del sole ed il suo tramontare, il cielo rabbuiarsi o farsi rischiarare dalle stelle. In questi mesi, nel mio studio, ho compiuto una ricerca a ritroso, non mera nostalgia ma desiderio irrefrenabile di tendere lo sguardo ad un luminoso futuro. Poi l’inatteso: durante la quarantena, nel borgo antico di Buonalbergo, tra i ruderi del terremoto del ’62, Luigi Salierno – architetto e fotografo ha ritrovato un frammento di lapide incastonato in un portale, su cui è possibile intravedere la scritta ‘Post tenebras spero lucem’. D’improvviso il riferimento al Libro di Giobbe e al Don Quijote de la Mancha è apparso come un segno, un attuale miraggio cui tutti aspiriamo. La conoscenza, infatti, non smette mai di stupire: è spesso inattesa e con essa porta speranza”.
Artisti, pittori, scultori e fotografi, ma anche voci del Genius Loci tracceranno il percorso di VinArte, che intende delineare complessivamente una riflessione sull’interazione, anche incerta, tra la storia e il tempo.
La Chiesa dell’Annunciazione “Ave Gratia Plena” ospiterà, sui propri altari, le opere degli artisti contemporanei protagonisti della kermesse: Marco Abbamondi, Max Coppeta, Maya Pacifico, Nicola Rivelli, Luciano Caruso & Giuseppe Leone, Aniello Scotto e opere della Real Scuola di Capodimonte dalla collezione Il Presepe Liberato ideata da Valter Luca De Bartolomeis. Ad esprimere il territorio e la sua forza, attraverso la scultura, saranno Mariano Goglia, Ernesto Pengue, Carmine Carlo Maffei ed il suo atelier Pietre Vive.
Una intera sezione sarà dedicata alla fotografia, con la direzione di Azzurra Immediato, allo scopo di unire visioni e prospettive lontane e vicine: segno di una luce che guarda e scruta il mondo e i suoi sentimenti.
“La sezione fotografica si propone come tragitto visuale nel solco della volontà di far affiorare mediante la luce ciò che l’inconscio affranto vuol recare con sé”, dichiara la curatrice.
La Sagrestia Vecchia e Palazzo Marotta del borgo antico di Guardia Sanframondi ospiteranno le opere di artisti ‘aggregati per differenza’: alcuni di gradito ritorno come Pasquale Palmieri, Anna Rosati, Natalino Russo, Luigi Salierno; altri di nuovo incontro come Fiorella Iacono, Federico Iadarola, Libero De Cunzo, Manuele Geromini, Marco Lombardo, Fabio Ricciardiello e Luca Vidali.
Anche per questa sezione il Genius Loci, in coerenza con l’indirizzo generale del percorso visivo, troverà espressione negli scatti di Federica Assini, Pasquale Di Cosmo, Francesco Garofano, Mariagrazia Pigna e Germana Stella.
Un progetto di passione civile e di ricerca fiduciosa, in cui ansie ed inquietudini vengono sottolineate attraverso l’Arte, ma per esorcizzarle e superarle nella profezia e nella speranza.
Ecco svelato il senso di “post tenebras spero lucem” con cui “VinArte” costruisce, quest’anno, un racconto assolutamente speciale, da vivere e gustare fino in fondo.