Giornata densa di eventi, la domenica appena trascorsa, peraltro decisamente variegati. Tutti comunque di interesse mondiale e, purtroppo, solo uno positivo. È bene partire dall’osservazione di quest’ultimo perché, fatti i dovuti scongiuri, potrebbe essere un valido segnale che quelli di Mosca stessero facendo il conto senza l’oste. Più precisamente gli ucraini, procedendo a sparare fuochi di guerra in un deciso crescendo, stanno riguadagnando massicciamente le postazioni conquistate dai russi. Quella brutta storia è, meglio usare il condizionale sarebbe, all’inizio di un inversione di marcia, anche se, prima di trarre conclusioni, sarà meglio aspettare che la tendenza si consolidi. Per il resto i fatti salienti accennati in apertura è come se riportassero un grido di dolore non tanto per ciò che è già successo, quanto per gli effetti negativi che quasi sempre il loro genere porta con se. La giornata è iniziata con le prime notizie dall’Inghilterra sull’organizzazione del trasferimento della salma reale a Edimburgo, in Scozia n.b, prima di procedere per Londra. Come è facilmente intuibile tanto ha fatto da cornice agli interrogativi che, con tutto l’ affetto e il rispetto per Sua Maestà la Regina, con il subentro di Re Carlo III°, preoccupano ancor più i suoi sudditi.Si ha solo l’imbarazzo della scelta di a chi o a cosa fare aprire le danze. La tappa di Edimburgo, per come é messa quella città nei confronti di Londra, non è stata certamente solo un fatto di forma.L’ accampata rivendica dell’ indipenza di quella popolazione sarà tra i principali triboli che pungeranno il Re. E pensare che l’ imperatore romano Adriano tracciò il confine fisico per dividere due popolazioni diverse già agli albori del primo millennio, il vallo che porta il suo nome, divenuto in seguito wall. La giornata é preceduta con la commemorazione di quanto accadde a New York lo stesso giorno all’ inizio di questo millennio, l’attacco alle Torri Gemelle da parte di terroristi armati da Bin Laden. E il pensiero di molti sará andato a tutto quanto è successo di conseguenza dappertutto nel mondo. Con l’augurio, non proprio convinto, che tale brutta vicenda si sia chiusa con la soppressione dei capi storici di quella organizzazione. Nel pomeriggio è stato il Bel Paese a tener banco, polarizzando l’attenzione di buona parte del mondo, più precisamente di quella moltitudine trasversale che predilige il Made in Italy. Ricorre quest’ anno il centenario dell’apertura dei cancelli dell’ Autodromo di Monza, uno dei più antichi del mondo e quale occasione sarebbe potuta essere migliore dell’ annuale Gran Premio di formula uno per la celebrazione di quell’ importate anniversario ? Presente il Capo dello Stato Mattarella, all’ inizio sembrava si fosse messa bene anche per le Ferrari, ma non è andata così. Non sarà il guaio peggiore in questo momento, è doverroso aggiungere, comunque è andata perduta, anche se solo in parte, un’importante occasione per dar risalto mediatico nel mondo al tricolore. È opportuno ricordare che il risanamento dei conti del sistema Paese passa anche attraverso una crescita generalizzata della quota del PIL derivante dalle esportazioni di beni e servizi, soprattutto quelli con alto valore aggiunto. A proposito di conti, probabilmente in passato poche volte come dall’inizio di quest’anno sono state usate, meglio abusate, espressioni del tipo scostamento di bilancio, pieghe del bilancio, tesoretti e altre piu o meno equivalenti. Ne discutevano dei metres a penser del villaggio intorno a un tavolo della pizzeria Da Zi Chang, gestita da cinesi come altre attivita locali, specchio della società multietnica che avanza.Si chiedevano quei commensali come poteva succedere che ogni tanto, per far fronte a esigenze non preventivate, il governo riesca a trovare importi considerevoli nelle “pieghe di bilancio” o in base a rettifiche di quel documento contabile dello stesso genere. Un componente di quella comitiva, ragioniere capo dell’Annona del capoluogo, si è affrettato a puntualizzare che spesso situazioni del genere erano si possibili, ma solo attingendo a altri capitoli per spese non effettuate.Ne è nato un dibattito che ha coinvolto anche i commensali seduti agli altri tavoli. Ha zittito tutti il pizzaiolo orientale che ha commentato che ai suoi occhi di straniero il tutto dava l’idea di una farsa in cui loro del Celeste
Impero sono leaders indiscussi. A mente fredda viene subito alla luce che la Costituzione recita chiaramente che ogni capitolo di spesa dello Stato debba essere corredato della necessaria copertura finanziaria. È a tal punto che a chi di competenza può sfuggire il controllo della situazione e ritenere che la provvista occorrente possa essere ottenuta anche da semplci ipotesi di entrate. La situazione non differisce molto da quella messa in piedi dai cacciatori russi di orsi, quando si dice il caso, che vendevano- probabilmente lo fanno ancora – la pelle di quell’animale prima di averlo abbattuto. A questo punto sarà bene che il governo rallenti, così come sta già facendo ora, il varo di operazioni temerarie, almeno fin quando la tempesta non si sarà colmata. Per ora ci si può solo turare, oltre al naso, anche la bocca e le orecchie, cercando di fare di necessità virtù, cioè risparmiando su tutto quanto si presti a tale comportamento. Del resto, da dopo quella che secondo la religione cattolica fu la moltiplicazione dei pani e dei pesci, non si hanno notizie che si siano ripetuti fatti dello stesso genere.Meglio evitare e cercare di dare massima potenza ai motori già installati.