Habemus governo

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(AdnKronos) – Dopo 88 giorni di passione, prende forma il ‘governo del cambiamento’. Alle 16 di oggi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i suoi 18 ministri giureranno al Quirinale dando l’avvio ufficiale al 65° esecutivo della Repubblica. Al termine di settimane tesissime e nel mezzo della crisi istituzionale più grave nella storia d’Italia, Luigi Di Maio e Matteo Salvini – entrambi ministri e vicepresidenti del Consiglio – chiudono quindi con una sofferta vittoria un percorso iniziato all’indomani del 4 marzo.

La svolta era arrivata nel pomeriggio di ieri, dopo una giornata all’insegna dei colpi di scena, quando i due leader – a un passo dal ritorno alle urne – hanno finalmente trovato l’accordo per un governo politico. Poi la rinuncia all’incarico di Carlo Cottarelli – “La formazione di un governo politico è di gran lunga la migliore soluzione per il Paese”, ha spiegato nella conferenza stampa al termine dell’incontro con Mattarella – e il via libera del Colle, che ha annunciato la conclusione di “un complesso itinerario” che ha visto il presidente della Repubblica al centro di estenuanti trattative, rinunce, accuse di alto tradimento seguite alla richiesta di impeachment.

Ma il giuramento di oggi è solo il primo passo, l’esecutivo diventerà infatti operativo a partire da lunedì prossimo con il voto di fiducia prima al Senato e poi alla Camera. Basso il margine di seggi in Parlamento per la maggioranza gialloverde di Lega e M5S: 6 a Palazzo Madama e 31 a Palazzo Chigi.

“Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi politici anticipati nel contratto di governo, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità della vita di tutti gli italiani”, le prime parole del neo premier Conte, che oggi terrà a battesimo il primo governo della Terza Repubblica.