Roma, 30 mar. (AdnKronos) – di Silvia Mancinelli
Una mamma da record nei giorni del Congresso internazionale di Verona: Maria Cristina Maculan, torinese di nascita e romana d’adozione, racconta all’Adnkronos i sacrifici di una scelta “eroica” in una società dove far figli è un atto di coraggio. Questa donna di 58 anni è mamma di otto figli: la più piccola ha 16 anni e sogna di diventare una attrice di teatro, la più grande ne ha 34 e da quattro mesi l’ha resa nonna di una bambina. “In questo Paese – osserva – una donna non può scegliere di avere una famiglia numerosa: in primo luogo perché non ci sono sufficienti servizi e poi perché per mantenere economicamente tanti figli non ci sono proprio i criteri che garantiscano una equità fiscale e non solo”. “Io ho scelto i figli – dice – e l’ho fatto in barba a tutti. Ho sempre lavorato, sono educatrice in un nido comunale, ma se a un certo punto della mia vita avessi scelto di stare a casa a fare la mamma non avrei potuto perché non me lo sarei potuto permettere”.
Orari e appuntamenti da far coincidere con una organizzazione maniacale, sacrifici economici, macchine troppo piccole e metri quadri che non bastano mai per una famiglia che oggi è da record.
“Lo sconforto è venuto tante volte – spiega Maria Cristina – perché non viene riconosciuto il lavoro, l’impegno che con mio marito ho messo nella cura dei miei figli. Uomini e donne donati alla società e che un giorno saranno risorsa. Il mio Paese, che non dà agevolazioni a chi decide di fare figli, che non li riconosce, si troverà a fare i conti con questa situazione perché un domani saranno individui più in difficoltà. Credo molto nel diritto della donna di scegliere, bisogna esser libere di realizzarsi anche attraverso i figli. Ho scelto la mia famiglia, siamo andati incontro a tante difficoltà, ma oggi posso dire che ne è valsa la pena”.