Huawei lancia Smart City Alliance

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Roma, 3 ott. (AdnKronos) – Huawei ha lanciato una ‘Smart City Alliance’ per chiamare a raccolta i partner e i potenziali attori italiani dell’ecosistema che sta alla base della realizzazione delle Smart City. Utilities, edifici, trasporti, turismo, porti, istruzione e sanità, sono i sette i pilastri del progetto per le Smart city che Hauwei ha presentato oggi a Roma, nella quarta tappa del suo road show italiano per illustrare il suo ‘piano’ per le ‘città intelligenti’.

In Italia “portiamo in dote l’esperienza di 160 progetti di Smart city già realizzati nel mondo” ha scandito il Ceo di Huawei Italia, Thomas Miao, che, parlando con i giornalisti al Palazzo dei Congressi all’Eur, ha sottolineato la volontà del player cinese di “portare in Italia queste competenze”.

Gli investimenti per portare avanti un programma di questo peso, ha detto Miao, “sono ingenti” e “serve un programma a lungo termine e noi stiamo già avviando accordi”. Da qui però nasce la necessità , ha proseguito Miao, di unire le forze con un’alleanza pubblico-privato. Ma il manager di Huawei ha però sottolineato che “si può partire anche con piccoli passi”, ad esempio affrontando un tema alla volta come la gestione del traffico.

La definizione di “standard comuni che consentano economie di scala” e “interoperabilità tra le soluzioni adottate” è “determinante” secondo Huawei per “realizzare una vera Smart Nation” e la Smart City Alliance punta dunque a “rafforzare l’ecosistema” alla base delle città intelligenti e connesse.

In questo quadro, l’Italia si presenta però ancora agli ultimi posti per sviluppo digitale. Il processo di digitalizzazione in Italia risulta infatti ancora lento e frammentato, come certificato a livello europeo dal Digital Economy and Society Index (Desi) che vede il nostro Paese ancora al 26esimo posto si 29 Paesi analizzati.

Huawei ha presentato anche il suo ‘Smart City White Paper’ realizzato in collaborazione con Ey, da cui emerge che Milano, Torino e Bologna sono le città più Smart e rivolte ad un “futuro connesso”. Le città metropolitane, ha detto il manager di Ey, Marco Mena, hanno fatto “un vero scatto” verso le tecnologie per le Smart city mentre si è allargata la forbice “con le città medio piccole” e “le piccole città hanno perso posizioni” allargando il gap tecnologico rispetto al resto del Paese.

In Italia Huawei ha intenzione di “adottare un approccio alle Smart Cities che parte dalla storia delle città italiane e fa leva sulle idee degli innovatori locali, rafforzando la collaborazione con l’intero ecosistema italiano” è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa a Roma cui ha preso parte anche il Cto di Huawei, Daniele Mantovani.

“Faremo leva sulla nostra strategia in materia e sulla grande esperienza che abbiamo maturato in oltre 160 progetti di Smart City in tutto il mondo. Esercitando il nostro ruolo di enabler, partner e incubatore di Smart City, continueremo a sostenere la digitalizzazione del Paese” ha affermato Thomas Miao. Il fine ultimo, ha concluso il Ceo di Huawei Italia, “ è consentire all’Italia di assumere un ruolo di leadership sulla scena globale in questo campo.”