I migranti del pensiero

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1.

“Transfughi in transumanza perennemente” così li bolla Pierluigi Battista sul Corriere del 19 di luglio. Nessuno si vergogna, nessuno si indigna, nessuno li mette alla gogna: continuano a farsi chiamare “Onorevole”.
Le cronache dicono di questi “migranti del … pensiero”, del loro numero, delle loro “capriole”. Anche più di una, come quelle di un “Onorevole” delle nostre parti, che ha un cognome davvero onorato. Tutti invocano leggi ad hoc, che impediscano, per legge appunto, queste trasmigrazioni da un gruppo parlamentare ad un altro, ad un altro ancora. Senza contare che, a volte, ritornano al gruppo di partenza. Di questi tempi va di moda, per i “ritorni”, l’eterno fu Cavaliere, dato, dalle previsioni, in grande spolvero… futuro. Come se il problema fosse quello di impedire per legge questa vergogna e non fosse, invece, molto più cogente, metterli nella condizione non dico di non farsi vedere in Parlamento, ma addirittura di non camminare per strada. Se si pensa al ruolo, alla funzione più alta, quella di fare le leggi, che l’elettorato ha loro affidato, veramente c’è da indignarsi.
Facciamo i cortei contro i poveri migranti, quelli veri, i Sindaci ormai indossano anche la “fascia tricolore” per difendere i “sacri confini” del proprio Comune dalle “orde” dei migranti e poi, gli stessi Sindaci vanno a ricevere (o farsi ricevere) questi “Onorevoli della vergogna” con tutti gli onori. In questi tempi è tutto un ulteriore “rimestio” alla ricerca della posizione giusta in vista delle elezioni.
Peggio della bagarre che si scatena agli arrivi di tappa del Tour De France. E nessuno pensa di pubblicare l’elenco di questi “eroi” del nostro tempo con la scritta: “non votateli”. Ma forse sbaglio io: questi sono “figli” autentici del nostro tempo. Di questo tempo di mercato senza regole e senza valori. E poi qualcuno parla con spregio della Prima Repubblica. Ricorda ancora Pierluigi Battista: “La Prima Repubblica non conosceva la transumanza dei Parlamentari in perenne anabasi: ulteriore dimostrazione della distorta lettura (di comodo, aggiungo io) oggi molto in voga di quei decenni di vita repubblicana incredibilmente bollati “instabili””. Un poco di verità da parte di un opinionista intelligente non guasta.

2.

Luca Borgoni un ragazzo di 22 anni è morto sul Cervino dopo una gara “Vertical” di corsa in montagna. Aveva consegnato la sua tesi di laurea lunedì 3 di luglio. Il titolo: “Gli effetti del succo di barbabietola sulla prestazione sportiva in alta quota”. Atleta, skyrunner, alpinista. Amava lo sport e la natura e sognava di scalare il Dhaulagiri in Nepal, la settima montagna più alta del Mondo – 8167 metri – e compiere la discesa in snowboard. Per ottenere il denaro, aveva partecipato e vinto il concorso internazionale on line “Mountopia”: 8000 euro di premio. Il sogno si è spezzato sabato 8 luglio. Quella tesi la discuterà sua madre, Cristina Giordana, professoressa di Scienze e Matematica alle scuole medie, venerdì 21 di luglio: l’Università di Torino ha voluto che si tenesse questa insolita seduta di Laurea in omaggio al valore di questo ragazzo veramente eccezionale. Ho ascoltato la voce di questa mamma straordinaria nella trasmissione di Radio Uno “Restate Scomodi” nel pomeriggio del 20 di luglio. Una voce bella, calda, viva. Emozionante, davvero. Il cronista le ha chiesto: “Ma come fa ad avere questa voce a pochi giorni dalla scomparsa di suo figlio?!” E lei: “L’amore per lui con il quale condividevo ogni cosa, a cominciare dalla passione per la Natura, mi dà questa energia. Molti mi dicono che crollerò, un giorno o l’altro. Sarà pure così, ma ora voglio “godermi” (ha detto proprio così) questa Energia e questo Amore. E quando crollerò sarà un altro giorno.” Da piangere per la Bellezza di queste parole e per il sentimento che le sottende. Un racconto struggente: il figlio la aveva voluta con se per un alba in alta quota, a 3000 metri, solo pochi giorni prima della sua tragica scomparsa. E le aveva detto che l’alba si gode di più con le nuvole, perché diventano dorate quando vengono illuminate dal Sole nascente. Che Mamma straordinaria, che Amore: che il Sole nascente, vivificato dallo spirito di Luca, accompagni lei e la sua famiglia per il resto dei suoi giorni e li renda meno dolorosi.