I Sudisti Italiani: Dopo il Coronavirus Giuseppe Conte nel Ppi con noi, Rotondi e Cesa

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in foto Giuseppe Conte

di Biagio Maimone

“Ci piace presagire che il futuro politico di Giuseppe Conte sia nel Partito del Popolo Italiano, in cui ci collocheremo anche noi e gli ex democristiani Rotondi e Cesa”, dichiarano i Sudisti nel corso di un intervento radiofonico ed aggiungono: “Siamo convinti che il Governo, entro la fine dell’anno, superata la crisi generata dall’epidemia da Corinavirus, inevitabilmente cadrà e si andrà alle elezioni. Attualmente, tutti auspicano che a guidare l’Italia sia Mario Draghi, il quale sta già parlando come fosse il Presidente del Consiglio. Difatti, espone soluzioni economiche per la rinascita italiana al termine dell’epidemia. Non riteniamo equo che vi sia un cambio al vertice automatico e, pertanto, auspichiamo che vi siano le elezioni politiche per avallare l’avvicendamento”. “L’immagine di Giuseppe Conte – secondo lo scenario prefigurato dal movimento – uscirà vincente, tuttavia il governo subirà una forte scissione interna, in quanto il Partito Democratico non potrà accettare di rimanere schiacciato dalla figura del premier, divenuta, ancor di più, autorevole, anche a livello internazionale, visto l’ importante lavoro che egli ha svolto durante il periodo Coronavirus e, per tale motivo, il Pd farà di tutto per riconquistare la propria forza facendo crollare il governo”. “Sarà pronto a cambiare rotta, come la sua storia insegna, affascinato dall’immagine di Mario Draghi, il quale è un uomo apprezzato anche dalla parte moderata della sinistra, simile, per certi versi, alla parte moderata del centrodestra”. Conte, secondo i Sudisti, “è democristiano di estrazione e non disdegna coloro che ripropongono i valori del centro politico e la questione meridionale, a lui tanto cara. Il Partito del Popolo è un contenitore democratico, che pone tra i suoi obiettivi principali anche il riscatto delle aree depresse del nostro Paese, delle quali detiene il primato il Sud Italia. Rotondi apprezza Conte, con il quale, più volte, ha evidenziato esservi notevoli punti di condivisione per quanto attiene l’impegno politico. Riteniamo che il centro sarà il futuro politico del nostro Paese. Per tale motivo siamo impegnati nella predisposizione di un progetto politico di stampo umanitario e democratico. Noi Sudisti vogliamo essere protagonisti della scena politica dopo l’era del Corinavirus, che vedrà la nascita di una nuova Italia, fondata sul riscatto della priorità dei valori umani e della centralità della persona in ogni ambito della vita umana. Ciò significherà, innanzitutto, l’abbattimento del divisionismo, deleterio per la crescita uniforme ed egualitaria dei territori dello Stato italiano. Sarà questo il terreno fertile per risolvere, una volta per tutte, la questione meridionale e l’arretratezza del Sud Italia rispetto al Nord Italia, per la creazione di una nazione italiana veramente unita, sia sul piano economico e sociale, sia sul piano culturale e morale”.