I Talebani non avevano ancora pensato a una Lista delle Zoccole, l’idea è venuta a un probo cittadino di Cinquefondi

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(foto da Adobe Stock gratis)

Alle vigilia delle elezioni regionali nella cittadina di seimila abitanti nel Parco nazionale dell’Aspromonte sono apparsi manifesti elettorali che invitano a votare per un’ipotetica lista civica i cui candidati sono donne con le loro generalità e qualifiche irripetibili. Il dileggio è intriso di volgari calunnie e vergognosi insulti sessisti. Ogni mattina il solerte sindaco li fa rimuovere ma l’indomani ricompaiono. Un comitato civico ha deciso di organizzare ronde notturne per scoprire con le mani nel sacco l’ignobile autore dell’inaudita e inedita violenza. C’è in paese chi si indigna ma in troppi sghignazzano.

La mania degli israeliani: da Eichmann e altri criminali di guerra, a Eitan, beneficiario di un cospicuo risarcimento
Risolta in modo insolito la disputa per il “possesso” del bimbo. Il tribunale dei minori di Torino lo aveva affidato alla sorella del padre, che vive a Pavia. A contestare la sentenza c’è la famiglia della madre in Israele. Il nonno ha chiuso in maniera criminale la vertenza col rapimento del bimbo. Imparate a risolvere le contese, italiani, voi che mantenete la più numerosa schiera di avvocati del mondo. Se si indagasse, si scoprirebbero tante gravi complicità. E se fossimo un paese serio emetteremmo un mandato di cattura internazionale. Se lo fosse pure Israele, restituirebbe il bimbo alla zia.

Arrivarono al grido di “Onestà!”, poi cominciarono ad assumere familiari, amici e amanti come facevano tutti gli altri
È nella natura dell’uomo – e anche della donna – approfittare delle opportunità. Ma almeno gli altri si giustificavano: “Tanto, rubano tutti”. In effetti, gli italici hanno una particolare versatilità alla corruzione. Non si condanna più chi delinque, ma chi millanta di essere onesto. La massima espressione di onestà l’ha manifestata nei giorni scorsi la sindaca di Roma. Per blindare le alte cariche dello zoo e favorire i suoi fedelissimi, emetteva un bando il 13 agosto, quando la città era addormentata nella vacanza, con scadenza il 1° settembre. E pensare che è in campagna elettorale.

È ricominciata la scuola, un’occasione di nuovi litigi. Nessuno, però, si chiede dove siano finiti i banchi con le rotelle
Era l’idea più originale nella storia della scuola. Infatti, decise il successo della ministra. Gli italiani non hanno memoria. Hanno litigato abbastanza sulle rotelle e dileggiato la (ir)responsabile dell’idea. Adesso è più interessante e variegata la polemica sul green pass, che può anche durate durante l’intero anno scolastico. Professori, sì. Alunni, no. Può darsi che il dibattito si sposti all’obbligatorietà negli ambienti di lavoro. Certamente nella sanità. Si litiga persino in seno allo stesso partito, come in famiglia. Io, che sono ignorante, seguo i consigli degli scienziati. Tanti, invece, contestano tutto.

La caccia ai cetacei – balenotteri e delfini – è un tradizione, criticata, delle isole Faroe. Quest’anno hanno esagerato
In una giornata ne hanno uccisi 1500, una mattanza, un vero e proprio massacro. Tanto da cambiare il colore del mare nel tratto di spiaggia di Skalabotnur. Per diverse ore l’azzurro è sostituito dal rosso del sangue dei mammiferi tanto cari ai bambini, giocherelloni degli acquari. Ne hanno catturati tanti, senza neppure chiedersi se il mercato richiedesse va una simile quantità di carne. Troppi, inutilmente. Per avidità, senza rispetto né pietà per la specie. Condanna anche da parte delle famiglie dei pescatori e dei i faroesi.. Come una caccia grossa. Solo che lì se ne abbatte uno per volta.