Ibl Banca, capogruppo dell’omonima holding bancaria, leader nel settore dei finanziamenti tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione, chiude l’accordo con Salvatore e Rosa Capasso, Ferdinando e Domenico Parente, soci della Banca Capasso Antonio Spa e Ibl Banca Spa hanno per l’acquisizione dell’intero capitale sociale dell’istituto di credito di Alife (in provincia di Caserta) fondato nel 1912. . Nell’operazione i soci della Banca Capasso Antonio Spa sono stati assistiti da Negri-Clementi Studio legale (Annapaola Negri-Clementi e Arianna Leonardelli) mentre Ibl Banca è stata assistita da Gop (Alessandro Giuliani e Nicola Zito) per gli aspetti legali e da KPpmg nel ruolo di Advisor finanziario.
L’operazione, soggetta ad autorizzazione della Banca d’Italia, attesa entro il primo semestre 2021, prevede, si legge in una nota diffusa dall’istituto, “il mantenimento e la crescita dei livelli occupazionali e un rafforzamento della presenza territoriale finalizzati ad una maggiore creazione di valore e di sviluppo commerciale nel segmento retail”.
Una storia secolare
L’acquisizione da parte di Ibl Banca, forte di 54 filiali e oltre 700 dipendenti, consentirà all’istituto campano di beneficiare, si legge ancora nel comunicato, “di importanti sinergie a supporto della crescita del territorio, migliorando ulteriormente la soddisfazione della propria clientela.La Banca Capasso, che al 30 giugno 2020 registra un Tier 1 ratio al 47,66%, con oltre 32 milioni di euro di fondi propri e crediti alla clientela per circa 60 milioni di euro, si adatta ai cambiamenti che l’era digitale impone, facendo leva sulla cultura e sul know-how maturati da oltre un secolo dalla fondazione che avvenne il 27 ottobre 1912, salvaguardando altresì la professionalità e le competenze dei propri dipendenti”.
“L’accentuata capacità di sviluppare e consolidare rapporti e relazioni di lungo termine con la propria clientela – afferma Salvatore Capasso, Amministratore delegato della Banca -, accompagnata da un efficace orientamento strategico, ha garantito negli anni la salvaguardia del patrimonio aziendale, anche attraverso l’impegno nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio e l’elargizione di contributi per iniziative di carattere formativo, sportivo e istituzionale quale mezzo di promozione ma altresì quale contributo durevole in favore del territorio, al fine di valorizzare le peculiarità e migliorandone la crescita socio-culturale”. D’altro canto, “la forte spinta verso le aggregazioni bancarie, a seguito del cambiamento delle condizioni di offerta dei servizi bancari, in un’epoca in cui l’innovazione procede sempre più rapidamente – spiega Mario Giordano, Amministratore delegato di Ibl Banca – impone un nuovo modello di fare impresa che permetta alla banca di competere pur rimanendo ancorata ai propri territori di origine”.
Nasce una Fondazione
“Tutto il comprensorio – si chiude la nota – ricaverà indubbi benefici da questo consolidamento, anche perché i nipoti del fondatore, Salvatore e Rosa Capasso, Ferdinando e Domenico Parente, hanno intenzione di istituire una Fondazione intitolata ad Antonio Capasso, che affianchi la nuova Banca e diventi un faro per i giovani, una moderna factory dove è possibile investire in conoscenza”.