Idrogeno e riduzione dello spreco d’acqua: l’ultima sfida tecnologica di Graded agli startupper a Innovation Village

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in foto Vito Grassi

E’ focalizzata sul tema del “Risparmio e recupero delle risorse idriche” l’ultima sfida tecnologica in ottica Open Innovation lanciata da Graded a potenziali startupper per lo sviluppo di nuove idee progettuali. A presentarla all’interno dell’Innovation Village, a Villa Doria d’Angri, Claudio Miranda, responsabile Ricerca e Sviluppo, e Giuseppe Gregorini, responsabile Sviluppo Estero della società napoletana del settore energetico guidata da Vito Grassi. L’occasione è stata la presentazione del Progetto “ASTRI – Ambiente, energia, Sostenibilità, Trasferimento, Innovazione” organizzata da EITD Srl in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (DiCMAPI) e con l’Istituto di Scienze e Tecnologie per l’Energia e la Mobilità Sostenibili del Consiglio Nazionale delle Ricerche (STEMS – CNR). “Lo spreco di acqua è un problema molto preoccupante – spiegano Miranda e Gregorini – : solo in Italia si perdono circa 9 miliardi di litri al giorno, ovvero quasi il 42% dell’acqua che scorre lungo la rete di acquedotti italiane. Alcune zone del sud sono a rischio desertificazione. Negli impianti di condizionamento viene utilizzata acqua, che può essere recuperata e trattata per inserirla in un nuovo ciclo industriale, come ad esempio per la produzione di idrogeno tramite elettrolisi. Non solo, ma anche l’acqua meteorica che ricade su superfici dove non è richiesta può essere recuperata”.

Nasce da questo presupposto la nuova sfida per gli innovatori che vorranno cimentarsi nella ricerca e lo sviluppo di tecnologie allo stadio prototipale finalizzate al recupero di acque utilizzabili per un nuovo ciclo di processo. Sullo sfondo l’impegno di Graded sul fronte dell’idrogeno, l’innovativo vettore energetico  sostenuto con forza dall’Europa che gli attribuisce un ruolo centrale nel processo di decarbonizzazione. “Per essere prodotto tramite elettrolisi necessita di acqua con un certo grado di purezza – concludono Miranda e Gregorini -. Recuperare e trattare acqua che presenta una minima contaminazione potrebbe ridurre lo spreco”.