Idrogeno verde nelle aree dismesse: dall’Ue via libera a fondi per 450 milioni di euro

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(foto da Adobe Stock)

Dalla Commissione Ue è arrivato il via libera definitivo a fondi per 450 mln di euro destinati all’Italia, per finanziare la produzione di idrogeno verde – ossia prodotto a partire da fonti rinnovabili – all’interno di aree industriali dismesse.
Si tratta di risorse di fatto stanziate da tempo dal Governo italiano all’interno del Piano nazionale di recupero e resilienza (Pnrr), tanto che la loro distribuzione tramite bandi locali è già in corso.
Da parte sua, la Commissione ha constatato che il regime italiano rispetta le condizioni stabilite nel “nuovo” quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, che la Commissione ha adottato il 9 marzo 2023 per sostenere misure in settori che sono fondamentali ai fini dell’accelerazione della transizione verde e la riduzione della dipendenza dai combustibili.
“Questo regime da 450 milioni di euro consentirà all’Italia di accelerare la diffusione delle capacità di idrogeno rinnovabile, in linea con la strategia dell’Ue per l’idrogeno. Aiuterà inoltre l’Italia a ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili, in linea con il piano RePowerEu, limitando nel contempo il più possibile le distorsioni concorrenziali”, commenta Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione europea responsabile per la Concorrenza.
Più in generale, guardando al quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato nella sua interezza, dalla Commissione aggiungono che le misure particolarmente importanti ai fini dell’accelerazione della transizione verde e della riduzione della dipendenza dai combustibili resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2025. Si tratta in particolare delle misure che accelerano la diffusione delle energie rinnovabili e lo stoccaggio dell’energia, delle misure che agevolano la decarbonizzazione dei processi industriali e delle misure volte ad accelerare ulteriormente gli investimenti in settori fondamentali per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.
Le altre misure del quadro temporaneo di crisi volte a rispondere alla crisi nell’immediato (aiuti di importo limitato, sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati, aiuti destinati a compensare i prezzi elevati dell’energia, misure volte a sostenere la riduzione della domanda di energia elettrica) resteranno applicabili fino al 31 dicembre 2023.

Paola Giordano