Il capo di Gabinetto della Farnesina vittima di una stalker

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In foto Ettore Francesco Sequi, capo di Gabinetto del ministero degli Esteri

Strana vicenda quella dell’Ambasciatore sardo Ettore Francesco Sequi nominato recentemente capo di gabinetto della Farnesina, per volere del nuovo ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Una relazione finita ma non per la donna al centro di stolking e gelosie che la nomina suddetta non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Nel mirino di una sceneggiatrice di film l’ambasciatore Ettore Francesco Sequi, 63 anni, diplomatico originario di Ghilarza di lunga esperienza, che lo scorso settembre è stato richiamato a Roma dopo un incarico in Cina e in Mongolia.
La donna, Valentina Pizzale, 41 anni, è finita ai domiciliari per stalking su richiesta della procura di Roma e dopo la denuncia di Sequi con la quale raccontava del comportamento persecutorio tenuto dalla donna nei suoi confronti. I due si erano conosciuti in un’occasione pubblica e avevano avuto una breve relazione nel 2017: già al termine di quella storia lei aveva cominciato a tormentarlo, chiedendogli spiegazioni, insistendo per tornare insieme. Il tutto contattandolo a qualsiasi ora e minacciandolo di rendere pubblici dettagli sulla sua vita privata se non le avesse dato una seconda possibilità.
Il diplomatico, che è stato console a Teheran, primo segretario nella rappresentanza italiana alla sede centrale dell’Onu a New York, consigliere d’ambasciata a Tirana e poi ancora rappresentante della Ue in Afghanistan e Pakistan, in un primo momento ha cercato di disinnescare la situazione mantenendo un basso profilo. Ma le sue doti diplomatiche, in questo caso, non sono servite e ha dovuto ricorrere all’Autorità giudiziaria. La donna ha ricevuto l’avviso di garanzia, una diffida a perseverare e la notifica della data dell’udienza preliminare in cui il pm Daniela Cento e il procuratore Maria Monteleone ne chiederanno il processo. Ma pur sapendo di essere indagata, non lo ha lasciato in pace. Anzi, è diventata ancora più minacciosa con ricatti sempre più espliciti: “Racconto tutto e ti rovino”. E Sequi è tornato a rivolgersi ai magistrati con un’integrazione di querela aggiornata quasi in tempo reale.”Non ho perseguitato e vessato nessuno – si sarebbe difesa lei davanti agli inquirenti che l’hanno interrogata dopo l’arresto -. La nostra è stata una lunga storia, andata avanti per tanto tempo e non volevo finisse”. Intanto, in merito alle notizie sui rapporti professionali della Pizzale con la Rai, viale Mazzini precisa che “non è titolare di un rapporto di lavoro stabile con l’azienda. In passato ha svolto collaborazioni saltuarie e limitate al ruolo di claquer e non di sceneggiatrice. Dal gennaio 2019 non ha più alcun tipo di collaborazione con Rai”. Una vicenda che si è aperta nel momento sbagliato ma che si spera si chiuderà presto vista la precarietà delle scelte del governo italiano che ha bisogno di conferme e non di punti oscuri. “Vengo li e butto giù l’ambasciata!”. Così scriveva Valentina Pizzale, donna accusata di stalking ai danni dell’ambasciatore Ettore Francesco Sequi. La donna “non sarebbe apparsa credibile quando nel suo interrogatorio di garanzia ha provato a ricondurre l’accusa di stalking ai danni dell’ambasciatore Ettore Francesco Sequi in una normale dinamica di litigi di coppia. Il gip Wilma Passamonti le chiede spiegazioni su uno dei messaggi inviati: ‘Vengo li e butto giù l’ambasciata!’. E la 41enne: ‘Ettore mi aveva fatto arrabbiare’”, come ha ampiamente riportato il Corriere della Sera.