Il Console Generale Marco Villani ha visitato martedì 5 aprile la “London Book Fair”, principale evento di carattere internazionale sull’editoria giunto ormai alla sua 51° edizione. La manifestazione, che si svolge con cadenza annuale, ha visto nell’ultima edizione un afflusso di 26.000 visitatori provenienti da 115 Paesi e di 1.720 espositori confermandosi quindi come uno dei principali eventi catalizzatori per publisher internazionali, professioni ed esperti del settore editoriale. Il Console Generale ha incontrato i rappresentanti dei 17 publishers italiani i quali, coordinati dall’Agenzia ICE di Londra in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, hanno esposto i propri prodotti editoriali ad un ampio pubblico di visitatori. Il London Book Fair” comunità è un editore leader a livello mondiale, un forum per librai, editori, bibliotecari e servizi di produzione di libri in tutto il mondo. L’evento è strutturato per offrire tre giorni di istruzione concentrato piattaforma che offre accesso a libri provenienti da tutto il mondo, reias affari, i contatti e lo scambio di conoscenze. Tutto quello che c’è sul mercato è visualizzata in fiera. La fiera era infatti stata cancellata nel 2020, ad appena una settimana dall’inizio previsto, e poi riproposta nel 2021 come evento virtuale. Per il 2022 le aspettative sono alte, anche se l’appuntamento, rispetto al 2019, assumerà dimensioni differenti. Sono 860 gli espositori che dal 5 al 7 aprile hanno popolato il centro espositivo Olympia London, un numero in calo rispetto agli oltre mille registrati nel 2019. Di questi 860, 477 provengono da 56 Paesi al di fuori del Regno Unito: ad oggi 156 espositori arrivano dagli Stati Uniti e ampi spazi saranno riservati agli stand di Cina, Francia, Germania, Spagna (e Catalogna), Turchia, Emirati Arabi Uniti e Italia. Sono trentuno gli editori e agenti letterari italiani presenti alla London Book Fair. Inoltre, anche per questa edizione, ICE-Agenzia
Per Ventris è la prima edizione in presenza: ha assunto infatti la carica di direttore nel novembre 2020 a seguito delle dimissioni di Jacks Thomas, che dirigeva London Book Fair dal 2013 e che ora sovrintende al programma della BolognaBooksPlus, la brand extension della Bologna Children’s Book Fair dedicata al pubblico professionale generalista.
In tutto, la fiera ospiterà 120 eventi tra seminari, presentazioni, convengi e tavole rotonde. Il palco principale della fiera sarà occupato da una serie di panel incentrati sulle migliori pratiche e tendenze nell’editoria libraria. Questi includono Covid-19: What’s Next for Publishing? (5 aprile), con Kate Wilson, amministratore delegato di Nosy Crow, Chantal Restivo-Alessi, chief digital officer di HarperCollins e Eoin Purcell, capo di Amazon Publishing Regno Unito e Germania. The Future of Work Is Hybrid (5 aprile), con Tsedal Neeley, professore alla Harvard Business School, Heather Emslie, direttrice dell’area Asia Pacifico, Google Workspace e Lisa Waterman, responsabile delle risorse umane per il commercio per adulti e l’IT, e direttrice dell’acquisizione di talenti di gruppo presso Hachette. L’International Publishers Association sta inoltre sponsorizzando tre sessioni incentrate sulla sostenibilità nell’editoria libraria.
Per quanto riguarda la guerra in corso in Ucraina, anche la London Book Fair si è mobilita insieme al mondo del libro: «RX (la società organizzatrice della London Book Fair) condanna fermamente l’invasione russa dell’Ucraina ed è solidale con il popolo ucraino e con i nostri dipendenti in tutto il mondo che hanno familiari e amici in Ucraina. Siamo anche solidali con i nostri dipendenti russi che lavorano in condizioni difficili». Gli organizzatori hanno aggiunto che, «di comune accordo», non ci sarà un padiglione russo in fiera.