Il fair play non è mai stata una caratteristica della società tedesca. E ora neanche l’efficienza

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È da mettere in conto che, anche andando a prendere un caffè, ci si senta colpire, anche solo da un monosillabo, sul risultato elettorale negli USA. Sono espressioni del tipo di quelle che si possono percepire il lunedì mattina sui risultati delle partite di calcio.
È da considerare in generale come un atteggiamento positivo, perché denota un rinnovato interesse per quanto succede anche fuori dei patrii confini. Quindi Donald Trump, già in carica prima di Joe Biden, è il 47° Presidente della prima Superpotenza del Pianeta. Quanto fin qui scritto vuole solo puntualizzare che il palcoscenico mondiale accoglierà una troupe di artisti di impostazione completamente diversa da quella che aveva recitato finora.È come minimo corretto lasciare che si occupino dell’argomento quanti da tempo dedicano la loro professionalità in prevalenza all’argomento. Per la totalità o quasi della popolazione italiana, senza comunque escludere del tutto quella del resto del mondo, varrà come offesa o come altra forma di scorrettezza quanto i vertici della Lufthansa hanno frapposto ai commissari ITA-Alitalia per completare la trattativa in corso, perché la compagnia tedesca entri nell’azionariato, per ora in parte, della compagnia di bandiera italiana. Uno dei primi passi perché la compagnia tedesca arrivi in tempi brevi a esserne l’unico proprietario. È soprattutto l’ultima richiesta del quartier generale della azienda di Francoforte che fa storcere la bocca ai già scottati interlocutori Italiani – per completezza: a ragion veduta -che deve essere riconosciuto all’azienda tedesca un ulteriore sconto sul prezzo già definito tra Roma e Francoforte. Premesso che non si è ancora ben certi dell’entità della riduzione richiesta dai tedeschi alla controparte italiana, non si capisce quale logica commerciale, anche nelle realtà sociali dell’Africa Centrale, prevede la possibilità di un cambio delle carte in tavola quando la partita ha già preso un andamento determinato. Tanto in particolare per chi con le carte ci sa fare. È più che comprensibile che il Ministro Giorgetti a Bruxelles, dove si trovava per lavoro, non abbia gradito la sterzata a U delle autorità tedesche che finisce con aggiungere altri intralci alla Ue, che già ne ha tanti. È evidente per il Governo italiano c’è tutto l’interesse di portare a casa il contratto firmato, dopo quanto è successo finora. Aggiungendo però che tale affare porta con sé la perdita di un asset che per lungo tempo ha portato l’ Italia, come è considerata ancora oggi da molti stranieri, a essere riconosciuta la fonte di quanto c’è di elegante e raffinato in giro per il mondo. La bevanda che da Francoforte vorrebbero servire a Roma diventa ancora più imbevibile se, considerandola con la dovuta attenzione, ci si accorge di trovarsi di fronte a un monstrum che va ben oltre il patto leonino. Già disdicevole di suo, quel patto in campagna assume caratteristiche ancora più odiose. Valga solo un esempio: esiste una categoria di commercianti di animali che vanno alla ricerca di quelli malconci. Stabilito il prezzo, più basso di quello di mercato, con il proprietario, insieme allo stesso concordano su giorno e ora della consegna del capo di bestiame. Quando arriva quel giorno, l’animale si é aggravato e é prossimo a tirar…le cuoia. Il compratore chiede allora uno sconto ulteriore e, pur sapendo che quella vendita sarà considerata anche dai suoi vicini “a osse rotte” (così nel loro gergo è definita la vendita a prezzo vile) l’allevatore è costretto a concedere. Non basterà al malcapitato che, così facendo, ha evitato di scavare una fossa per seppellire il mancato oggetto della vendita. Per l’affare Lufthansa/ITA la situazione si presenta più complessa. Quello stesso é uno dei molti affari che Germania e Italia intrattengono con regolarità e reciproca soddisfazione. È bene che la situazione resti così com’è, perché l’apparato produttivo di entrambi i paesi sta nelle condizioni dell’animale citato innanzi. Mancano sei giorni di calendario perché quell’affare venga perfezionato e non naufraghi. Rimettere in piedi quanto cadrebbe, non sarebbe un gioco da tavolo. Che prevalga il buon senso allora, perché altro non è fattibile.