da Adnkronos (Stefania Marignetti)
Si apre oggi a Napoli il G20 Ambiente, Clima ed Energia che per due giorni (22 e 23 luglio) vedrà protagoniste la transizione ecologica ed energetica, sotto la presidenza italiana cui spetta l’impegnativo compito di traghettare la ministeriale verso una posizione comune dei 20 su diversi temi, dal taglio delle emissioni alla biodiversità. Ad inaugurare i lavori, alle ore 10, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Quella di oggi è la giornata forse più semplice, quella su cui le posizioni non sembrano essere troppo distanti, anzi. Al centro di questa apertura di lavori, biodiversità, aree protette, economia circolare. La prima sessione sarà dedicata al “Capitale naturale da proteggere e gestire” e vedrà dialogare sul tema organizzazioni scientifiche, internazionali e gruppi G20. Nella seconda, protagonista l’economia circolare (“Sforzi congiunti per un utilizzo sostenibile e circolare delle risorse”). Conclusioni affidate al ministro Cingolani, a fine giornata, quando verrà anche adottato il comunicato Ambiente G20: verso un impegno globale. Le delegazioni stanno infatti lavorando per produrre, al termine di ogni giornata, un comunicato condiviso tra i venti Paesi che contenga la traccia di visioni e impegni comuni.
Ore 9,30: Cingolani fa gli onori di casa
E’ il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a fare gli onori di casa in questa giornata di apertura del G20 Ambiente a Napoli. Cingolani sta infatti ricevendo i colleghi che partecipano alla ministeriale di due giorni all’ingresso di Palazzo Reale.
Incontro pre-misteriale con Kerry e Pompili
Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha incontrato questa mattina presto, alle 8, a Napoli, l’inviato speciale del Presidente Usa per il clima John Kerry e, a seguire, la collega francese Barbara Pompili.
Il MInistero: “Italia e Usa insieme per un’alta ambizione”
“Primo incontro con Climate Envoy in questo G20 Ambiente, Clima ed Energia: Italia e Usa insieme per un’alta ambizione e per azioni stringenti in questa decade per tenere la temperatura del pianeta a 1,5 gradi”. Lo twitta il Mite a seguito dell’incontro avvenuto stamattina tra il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e l’inviato Usa per il clima John Kerry.
Il capo dell’Agenzia Usa per l’Ambiente visiterà la Fondazione Famiglia di Maria
L’amministratore dell’Agenzia statunitense per la Protezione Ambientale (Us Environmental Protection Agency, Epa) Michael S. Regan, a Napoli per partecipare alla riunione ministeriale del G20 su ambiente, clima ed energia, visiterà domani, venerdì 23 luglio alle ore 9.30 la sede della Fondazione Famiglia di Maria, punto di partenza di un percorso verso la rivoluzione energetica dalle fonti rinnovabili, la rigenerazione delle periferie e la lotta alla povertà energetica. Sul tetto della sede della Fondazione, infatti, lo scorso marzo è stato installato un impianto fotovoltaico da 53 kw. Per la prima volta in Italia l’energia prodotta viene condivisa con le famiglie del quartiere, che usufruiscono così della distribuzione di energia pulita. Il progetto, promosso da Legambiente, coinvolge la Fondazione Famiglia di Maria e 40 famiglie del quartiere di San Giovanni a Teduccio, ed è stato realizzato grazie al supporto della Fondazione Con il Sud. Dopo un tour dell’impianto fotovoltaico, Regan incontrerà alcune delle famiglie beneficiarie del progetto e successivamente alcuni bambini e ragazzi ospiti della Fondazione, impegnati in attività e laboratori a tema ambientale. Il capo dell’Epa Regan ha prestato giuramento come 16° Amministratore dell’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti l’11 marzo 2021, diventando il primo uomo afroamericano e la seconda persona di colore a guidare l’Epa.
La Lav: Il consumo di carne sta consumando il Pianeta
“Il consumo di carne sta consumando il Pianeta”. Lo ricorda la Lav in occasione dell’incontro dei ministri dell’ambiente del G20 di Napoli, in programma da oggi al 24 luglio, che cercherà di dare risposte concrete e lungimiranti all’emergenza climatica In questa sfida, però, ricorda la Lav, gioca un ruolo decisivo il consumo di carne che, con gli innumerevoli impatti ambientali e di sfruttamento delle risorse del suo ciclo di “produzione”, ha visto aumenti esponenziali negli ultimi decenni, in particolare tra i Paesi del G20. “Se analizziamo l’intero ciclo di vita della carne, ovvero ne misuriamo gli impatti ambientali in tutte le fasi, dalla produzione di foraggio per gli animali fino al consumo alimentare, otteniamo una misura chiara dell’assoluta insostenibilità di questa filiera: per il solo consumo nazionale annuo italiano parliamo di circa quaranta milioni di tonnellate di gas serra associate a quella filiera. Una quantità equivalente alle emissioni di tutte le centrali a carbone italiane, negli anni di maggiore impiego di quella fonte. Un poter climalterante enorme. Anche il consumo di risorse, tutt’altro che inesauribili, è insostenibile”, dichiara la Lav. Solo il 3 marzo scorso, nell’ambito di una riflessione sulla transizione ecologica durante la Conferenza preparatoria della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani affermava che “la proteina animale richiede 6 volte l’acqua della proteina vegetale, a parità di quantità, e allevamenti intensivi che producono il 20% della CO2. Allora modificando un modello di dieta aumentando le proteine vegetali avremmo un co-beneficio migliorando la salute pubblica”.
Il concetto di transizione alimentare, come parte fondamentale e ineludibile di una vera transizione ecologica, emerge dalle parole del ministro, che “si è contraddetto in momenti successivi, ma che riteniamo essere pienamente consapevole – anche in quanto scienziato – della necessità di un deciso cambiamento del sistema alimentare, per il contrasto alle visibili mutazioni climatiche, alla distruzione di ecosistemi e habitat e per garantire cibo accessibile e sostenibile per tutti. Non ultimo anche per gli 8 miliardi di animali confinati negli allevamenti intensivi”. “Chiediamo che il Ministro Cingolani, che presiederà gli incontri del G20 partenopeo, si faccia coraggioso portavoce dell’ormai innegabile urgenza di una presa di posizione forte e decisa che favorisca la vera transizione ecologica, basata anche su un cambiamento profondo e ampio del sistema alimentare, che orienti produzione e consumi verso le proteine vegetali” spiega Lav. “L’educazione e l’informazione sull’unico sistema alimentare davvero sostenibile, quello 100% vegetale, la progressiva rimozione e ri-direzione dei finanziamenti pubblici alla zootecnia, l’attivazione di leve fiscali – come una ‘meat tax’ – che armonizzino il prezzo della carne con reali costi ambientali e sanitari che genera, sono passi necessari e urgenti di cui i decisori politici nazionali e internazionali si devono fare carico. Il G20 di Napoli può essere il primo ed efficace passo verso la salvezza (ormai in forse) del Pianeta” conclude Lav.
Gli ambientalisti bloccano lo svincolo autostradale
Attivisti dei movimenti ambientalisti hanno bloccato il traffico veicolare allo svincolo della A3 di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli. Gli attivisti di “Bees against G20”, sigla con la quale i movimenti stanno mettendo in campo azioni contro il G20 ambiente, clima ed energia in corso a Napoli, hanno raggiunto la raffineria Q8 di via Galileo Ferraris prima di muoversi verso lo svincolo autostradale. I manifestanti intendono dire “no all’ipocrisia del G20 e delle politiche di greenwashing. Il G20 balla sul Titanic e noi tutte e tutti, parti di questa umanità che vive in terza classe, stiamo affondando insieme a tutto il pianeta se non ci ribelliamo a questo gruppo di autocrati che agisce soltanto in nome degli interessi e dei profitti delle multinazionali”.