Tra marzo e aprile splendide nuvole ricoprono tutto il Giappone, creando atmosfere magiche ed indimenticabili. In Giappone la primavera è un evento nazionale. I giapponesi ne accolgono l’arrivo con un entusiasmo che non ha eguali in altre parti del mondo. Il merito va a madre natura. Il ciliegio è il fiore nazionale ed è cosi importante che anche nella lingua antica del periodo Heian quando si scrive fiore si intende il ciliegio. Sakura, appunto: ciliegio in fiore. La leggenda sarebbe conosciuta come ko no hana no sakura hime “la principessa dell’albero in fiore”. Molti poeti dell’era Heian hanno accarezzato i petali delicati del ciliegio con versi.
Anche i Samurai ne hanno fatto simbolo dell’eroica disponibiltà a lasciarsi andare combattendo in qualsiasi momento per il loro padrone.
Ancora oggi, la popolazione si dirige fuori casa e si reca a vedere questo spettacoli di madre natura che in giapponese si chiama Hanami.
Durante una romantica gita in barca oppure facendo picnic con gli amici si aspetta la caduta dei petali e questa usanza porterà fortuna per tutto l’anno.
Le mete più ambite sono Nara, Kyoto, in vetta ce’ Yoshino, a Tokyo ce’ il parco di Ueno con il laghetto Shinobazu e qui diventa Sakura matsuri o meglio festa del ciliegio in fiore.E ancora Aoyama, Dankazura che conduceva al tempio di Hachimangu e per finire a Kamakura. Naturalmente il periodo dei ciliegio in fiore cambia in tutto il paese. Alle Ryukyu i fiori si aprono prima, anche in gennaio, mentre nello Hokkaido sbocciano in maggio.
Ogni anno viene redatta una lista con le date della fiotirura in modo da informare i turisti.
Concludo con una massima giapponese ben nota:
Yae niou nokiba no sakura utsuroinu kaze yori saki ni tou hito mo ga na
Profumano le doppie corolle e fioriscono i ciliegi sotto la mia grondaia ma nessuno è venuto a visitarmi prima del vento
Principessa Shokushi