Gestire il cambiamento nell’era dello smartworking: perché il leader gentile crea collaboratori responsabili

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(da formafuturi.news)

La congiuntura del lavoro oggi è in piena evoluzione, basti pensare a come lo smartworking abbia attivato nuove necessità e di conseguenza una nuova gestione del lavoro. In una recente ricerca di Reverse, condotta sia sui lavoratori che sulle aziende, per esempio, emerge tra le altre cose l’esigenza di lavorare per obiettivi per una efficiente gestione del remote working. Il 56% dei lavoratori afferma che la propria azienda ha riprogrammato il lavoro su obiettivi per agevolare il lavoro da remoto.
Il 60% degli HR Manager intervistati afferma di aver introdotto o essere in procinto di introdurre modalità di lavoro per obiettivi in cui l’orario è fluido e non si timbra.

È evidente come sia necessario mettere in moto nuove dinamiche per rendere responsabili e “ingaggiati” gli stessi lavoratori: un tema cruciale in questo nuovo scenario. Nudge solutions program, cambiamento gentile e strumenti per la leadership aperta (edito da GueriniNext) spiega molto bene come gestire il cambiamento in azienda coinvolgendo i collaboratori. Si fa affidamento a nuovi approcci come la gentilezza, la collaborazione, la responsabilità diffusa.  Il volume è un manuale da tenere sulla scrivania con numerosi spunti e situazioni tipo che calano la teoria nella pratica in modo efficace. 

“Il libro è un vero e proprio manuale che raccoglie 40 strumenti – racconta Paolo Bruttini, uno degli autori insieme a Massimo Lugli – che abbiamo chiamato nudge tool. Si tratta di architetture, modelli di comportamento, liste di azioni combinate per raggiungere obiettivi tipo:

· analizzare una situazione,
· prendere una decisione,
· disegnare una soluzione per un cliente
· fare team building
· gestire i conflitti tra le persone
Sono strumenti per i capi, i manager da usare a seconda della necessità”

La leadership gentile
L’approccio gentile ha alla base la “spinta gentile” dell’economista Nobel dell’Economia 2017, Richard H. Thaler. Si intende la creazione di un’architettura delle scelte che spinga in modo, appunto, gentile, le persone a prendere decisioni più efficaci sul denaro, la salute e la felicità.
L’approccio gentile ha tre elementi fondamentali:
· la tenerezza che favorisce l’incontro, lo sguardo ravvicinato, costringe a guardare alla realtà con occhio diversi. Questo aspetto è decisivo quando si stratta di avvicinarsi al collaboratore, accorciare le distanze, mettersi nei suoi panni.
· Il rispetto verso l’altro in quanto persona. Toyota per esempio parla di rispetto (ningenseisoncho) verso i collaboratori, i capi, i clienti, l’ambiente. Nella relazione capo-collaboratore significa che il capo deve dare supporto al collaboratore, comportarsi da leader, deve aiutare le persone a risolvere i problemi tutti i giorni, osservando le persone. Significa anche dare autonomia alle persone, favorire i processi di responsabilizzazione e creare quella fiducia che rende possibile il miglioramento continuo.
· La delicatezza è la capacità di accettare. Per le generazioni zeta per esempio, essere delicati significa accettare i loro tempi e modalità non imponendosi e non invadendo. Questa generazione ha una forte consapevolezza di sé in primo piano e dell’azienda nello sfondo.

Nel libro è presente il caso studio Novacoop e di come sia riuscita con i nudge tool a migliorare l’organizzazione del reparto e la qualità del servizio al cliente.

Risorse
· Il manifesto dell’open leadership http://www.openleadership.it/
· https://formafuturi.news/2022/02/22/il-manager-gentile-e-gli-strumenti-nudge/
· https://www.sfc.it/progetti/open-mood.html il progetto Open Mood con SFC e CS per Fondirigenti