Il mondo va verso destra

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Non si preoccupi, però, la sinistra dem. La tendenza non riguarda l’Italia. Per fortuna vostra, seppure tendenzialmente sfigati, c’è la Lega a bloccarne la crescita. Ogni tanto un illuminato cerca di isolarla, ma viene sconfessato perché non è l’erede. Non c’è un progetto – chi è in grado di farlo? – solo pulsazioni istintive e nostalgiche. Non basta avere un ideale. Si alternano socialisti a sedicenti liberali. Ma i voti di coalizioni eterogenee non si sommano. Tutti a caccia di poltrone. Si cerca di manovrare il popolo, anziché educarlo. Gli intrusi sono in gamba, ma senza formazione né un’adeguata cultura. Non c’è chi sappia guardare più lontano delle prossime elezioni. La politica è un’arte, non un mestiere.

Largo ai giovani

Anche se le apparizioni di Scalfari e De Mita non hanno deluso i telespettatori, si sente il bisogno di un ricambio generazionale. Si profila finalmente la possibilità di vedere sul piccolo schermo personaggi nuovi. LaTV havoglia di ringiovanire per essere più moderna. I talent scout di varie reti hanno, quindi, scoperto Pippo Baudo, Maurizio Costanzo e Giovanni Minoli. Ma la ricerca di altre promesse dell’intrattenimento continua. Dopo un tentativo malriuscito di far rivivere Mike Bongiorno, si ripiega sulla riesumazione di un suo programma che ebbe successo mezzo secolo fa. Raffaella Carrà è in pole position. Si spera pure nel contributo di idee del cinema muto.

Quando la pubblicità è esagerata

Sta per concludersi l’era televisiva. Chi è costretto a casa deve trovare un altro modo per passare il tempo. Troppe pause pubblicitarie. Le hanno allungate di pochi secondi ogni volta, credendo che nessuno se ne accorgesse. Ora sono insopportabili e non le vede più nessuno. Finirà che tra poco il film o lo spettacolo o il dibattito saranno brevi squarci tra gli spot. Non c’è più rapporto tra ciò che ci offrono e la noia che ci impongono. Se si altera l’equilibrio, come stanno poco saggiamente facendo, il giocattolo si rompe. È l’ingordigia che causa il crollo di qualsiasi iniziativa di successo. Si abusa della pazienza dello spettatore per guadagnare sempre di più. È il momento di cambiare svago. Forse saremo costretti finalmente a leggere e, quindi, a evolverci.

L’erba del nostro giardino è la più verde

Anche gli orologi fermi, due volte al giorno segnano l’ora esatta. Quindi, ci sorprende, ma non ci si deve stupire, se, dopo cinque mesi di inattività assoluta, il Campidoglio prende una saggia decisione. Anzi, due. 1) Torna il bigliettaio sugli autobus. Aumenteranno, quindi, le risorse dell’Atac e i posti di lavoro. Ma diminuiranno i consensi al M5S. I romani li hanno votati per invocare l’onestà degli altri, non la propria. Non sono più abituati a pagare. Anzi, protesteranno perché la consuetudine è legge! 2) Vietate le slot machine nei locali pubblici. Ma solo nel centro, dove dovranno accontentarsi del gratta e vinci e dell’azzardo sul web, dove fioriscono i casinò on line. Ovunque si scommette sui cavalli, sui risultati di Calcio e su tanti altri eventi. Tutto è regolarmente truccato.

Uno schiaffo che Nobel non merita

Certi personaggi non debbono essere premiati. Comunque, non con riconoscimenti che li accostino a Pirandello, Faulkner, Montale, Kipling, Carducci….. Perché non dello stesso livello. Gli si dà la possibilità di dileggiare l’istituzione e sminuirne il valore. Le polemiche non sono casuali né pretestuose. Non è una questione di merito. Anche i cantautori sono poeti geniali. Ma non sempre adeguati. È una categoria a parte, la cui ispirazione necessita di incentivi, che li inducono a reazioni inconsulte. Non sono neppure da additare alle generazioni future. La colpa è soprattutto di una giuria in cerca di novità, anziché di talento. La cambi, per favore, Maestà. Il Nobel non è solo svedese.

Dove ci porterà il nuovo lessico?

Avendo tollerato il vaffa, non si sa dove andremo a finire. Oggi siamo all’ingiuria di infamia e alla maledizione. Ma la volgarità è esponenziale. Perché scusarsi? Ognuno è alla ricerca del proprio spicchio di populismo, il nuovo segreto del successo in politica. Bugie e false promesse sono superate. Per ottenere applausi e voti meglio essere aggressivi e intolleranti. Il popolo è contento così, e gode. Anche se sta male gli basta questa vendetta. Panem et circenses, formula millennium. Ecco come si amministrano città e regioni. I risultati non contano. Importante è insultare la casta. Nessuno si preoccupa dell’impatto sui nostri figli e nipoti. Cresceranno con questo esempio e purtroppo – sembra impossibile – saranno peggiori di noi.