Nella messa in San Pietro per la terza Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, Papa Francesco ha richiamato “a vigilare perché nelle nostre vite e nelle nostre famiglie non emarginiamo i più anziani”. “Stiamo attenti che le nostre città affollate non diventino dei ‘concentrati di solitudine’ – ha affermato -; non succeda che la politica, chiamata a provvedere ai bisogni dei più fragili, si dimentichi proprio degli anziani, lasciando che il mercato li releghi a ‘scarti improduttivi'”. “Non accada che, a furia di inseguire a tutta velocità i miti dell’efficienza e della prestazione, diventiamo incapaci di rallentare per accompagnare chi fatica a tenere il passo”, ha aggiunto il Pontefice.
Il Papa ha invitato a sconfiggere “gli individualismi e gli egoismi”, cosa che “ci aiuta a generare un mondo più umano e fraterno”. “Per favore, mescoliamoci, cresciamo insieme – ha esortato. “Fratelli, sorelle, la Parola divina ci invita a non separare, a non chiuderci, a non pensare di potercela fare da soli, ma a crescere insieme – ha detto ancora -. Ascoltiamoci, dialoghiamo, sosteniamoci a vicenda. Non dimentichiamo i nonni e gli anziani: per una loro carezza tante volte siamo stati rialzati, abbiamo ripreso il cammino, ci siamo sentiti amati, siamo stati risanati dentro”. “Loro si sono sacrificati per noi e noi non possiamo derubricarli dall’agenda delle nostre priorità”, ha concluso Francesco.