37^ Giornata di Serie A
Stadio: Artemio Franchi
Marcatori (Assist): 56’ rig. Insigne, 67 Venuti (AG)
FIORENTINA (3-5-2): Terracciano; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Venuti, Bonaventura (77′ Callejon), Pulgar, Castrovilli (66′ Eysseric), Biraghi (66′ Igor); Ribery (83′ Kouamé), Vlahovic. All. Iachini
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Rrahmani, Hysaj; Fabian Ruiz, Bakayoko; Politano (77′ Lozano), Zielinski (77′ Mertens), Insigne; Osimhen (84′ Petagna)
Il Napoli torna ad occupare il terzo posto in classifica in attesa dell’ultima giornata di campionato: ma poco importa, perché contro il Verona sarà fuori o dentro per i partenopei, ancora in lotta per uno dei due posti disponibili per la Champions League.
Gli azzurri domano, non senza difficoltà, un avversario ostico che nulla ha voluto regalare sul campo, cavalcandolo con agonismo e determinazione (5 ammonizioni e l’espulsione diretta del panchinaro Drągowski testimoniano l’atteggiamento della Viola).
L’approccio degli uomini di Gattuso è eccellente, un angolo ed una punizione guadagnate nei primissimi minuti di gioco. Le azioni passano spesso tra i piedi di Fabian Ruiz, anche oggi abile nell’innescare in profondità, con i tempi giusti, l’incontenibile Osimhen. Al 13’ la Fiorentina risponde alle discese continue degli azzurri con una rete di Vlahovic, correttamente annullata dal guardalinee per posizione irregolare del giovane attaccante.
Gli animi incominciano a scaldarsi, con il Napoli sempre meno tranquillo ed incapace di far male: solo da calcio piazzato arriva una grossa occasione, l’unica nei primi 45’, ma la traversa dice di no ad Insigne.
Nel finale di primo tempo Abisso è costretto ad estrarre diversi cartellini gialli, ed al rientro in campo il canovaccio non cambia: la partita è sempre più fisica e meno tecnica, e ciò non favorisce gli azzurri. Un episodio giunge in loro soccorso al 55’: l’arbitro palermitano viene richiamato al monitor per una vistosa trattenuta in area operata da Milenkovic su Rrahmani, la decisione finale è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Insigne.
Il capitano non calcia certamente bene, la sua conclusione viene infatti respinta da Terracciano, ma è lesto a ribadire in rete il pallone portando il Napoli in vantaggio!
Ribery risponde con una poderosa azione personale, ma non riesce a calciare grazie al lavoro difensivo del gruppo partenopeo. Al 64’ Insigne trova un altro legno (raggiungendo quota 7 in stagione, primatista con Zapata in questa speciale classifica), ma qualche minuto più tardi arriva il goal della tranquillità: cambio di campo magnifico di Osimhen, il “pacco” non dotato di tecnica, per il capitano che addomestica il pallone e serve Zielinski, che calcia trovando la deviazione di Venuti e la rete del 2-0, che sigilla l’incontro.
Si chiude con un abbraccio commovente tra Ribery ed Insigne, visibilmente emozionato di incontrare il fenomeno francese, una partita poco qualitativa ma giocata con enorme agonismo. Gli azzurri sono ora ad un passo dalla Champions League: non contano i risultati delle altre concorrenti, ma unicamente sovrastare un Verona incapace di vincere da inizio aprile.