Il Papa proclama 7 nuovi santi: c’è il campano Alfonso Maria Fusco

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Papa Francesco ha proclamato 7 nuovi santi in piazza San Pietro, dove è esploso un lungo applauso al termine della lettura del decreto che stabilisce l’iscrizione nel libro dei santi e prescritto che siano venerati in tutto il mondo. Si tratta di due martiri: Salomone Leclercq (1745-1792), al secolo Guglielmo Nicola Ludovico, dei Fratelli delle Scuole Cristiane, martire durante la Rivoluzione Francese e Giuseppe Sanchez del Rio (1913-1928), quindicenne martire nelle persecuzioni anticlericali in Messico. Un vescovo spagnolo: Manuel Gonzalez Garcia (1877- 1940), vescovo di Palencia, fondatore dell’Unione Eucaristica Riparatrice e della Congregazione delle Suore Missionarie Eucaristiche di Nazareth. Due sacerdoti italiani: Lodovico Pavoni (1784-1849), sacerdote, fondatore della Congregazione dei Figli di Maria Immacolata e il campano Alfonso Maria Fusco (1839-1910), sacerdote, fondatore della Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista. Infine il sacerdote argentino che condivise fino in fondo la vita con i mandriani che gli erano stati affidati, Giuseppe Gabriele del Rosario Brochero (1840-1914), noto come Curà Brochero e sempre ritratto a cavallo di un mulo ed Elisabetta della Santissima Trinità Catez (1880-1906), al secolo Elisabetta Catez, monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, la prima ad utilizzare l’espressione “Dio Madre” nei suoi profondi scritti spirituali, dunque anticipatrice del magistero di Papa Luciani e Papa Francesco in questa materia.
Il Beato Alfonso Maria Fusco nacque in Angri, in provincia di Salerno, il 23 marzo 1839. Compiuto con diligenza il corso formativo, fu ordinato sacerdote il 29 maggio 1863. Nominato canonico della chiesa collegiata di Angri, il Beato si dedicò con grande zelo in modo particolare al sacramento della Riconciliazione e alla predicazione assidua della parola di Dio; per venire incontro all’istruzione dei fanciulli poveri aprì una scuola nella propria casa. Quell’esigenza profonda di solidarietà e di carità, che nel 1866 l’aveva portato ad assistere i colerosi fino al rischio della propria vita, poté ulteriormente concretizzarsi, con la collaborazione di alcune giovani donne, nella fondazione della Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista (1878), alla quale assegnò lo scopo di provvedere all’educazione delle bambine orfane e bisognose. Alfonso Maria Fusco si spense piamente, così com’era vissuto, il 6 febbraio 1910, ad Angri, dove il suo corpo tuttora riposa. Nel 2001 Giovanni Paolo II lo proclamò Beato.