Il Presepe Favoloso: il mondo sospeso della Scarabattola al Rione Sanità

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in foto Il Presepe Favoloso, donato dai Fratelli SC8 – La Scarabattola alla Basilica di Santa Maria della sanità, ©Massimliano Ricci, courtesy La Scarabattola

Il Presepe Favoloso: il mondo sospeso della Scarabattola al Rione Sanità L’Occhio di Leone, ideato dall’artista Giuseppe Leone, è un osservatorio sull’arte visiva che, attraverso gli scritti di critici ed operatori culturali, vuole offrire una lettura di quel che accade nel mondo dell’arte, in Italia e all’estero, avanzando proposte e svolgendo indagini e analisi di rilievo nazionale e internazionale.

di Azzurra Immediato

Cos’è la meraviglia? Scoprire una monumentale opera, permanente e collocata al centro della Sagrestia della Basilica di Santa Maria della Sanità, in uno dei rioni partenopei per antonomasia, la Sanità, dove miti, storia, storie e leggende si incrociano e risplendono di una luce particolare, propria, unica. Dal 24 dicembre, questa luce apparterrà a tutti, poiché nella seicentesca sagrestia della Basilica, sarà possibile scoprire “Il Presepe Favoloso”, opera realizzata e donata alla città dalla bottega La Scarabattola dei Fratelli Scuotto, cui ha collaborato anche il restauratore e scenografo presepiale Biagio Roscigno.
Un presepe straordinario, che si allontana dai clichés ben noti della rappresentazione e che arricchirà il patrimonio culturale e artistico del Rione Sanità, fungendo da tappa di un percorso itinerante di rara preziosità, dove superficie e profondità si fondono come da sempre accade a Napoli. L’opera, inoltre, coincide con i 25 anni di attività de La Scarabattola, internazionalmente nota per aver affidato ad una interpretazione mutevole e filosofica la tradizione presepiale, svincolandola da sovrastrutture e semplificazioni, agendo attraverso lo sguardo dell’arte contemporanea.
Il ‘Presepe Favoloso’ è stato accolto da Don Antonio Loffredo, lungimirante parroco della Sanità che ha fatto del dialogo con l’arte il focus di una vera rinascita del quartiere – demograficamente il più giovane d’Europa – e grazie alle cui iniziative il respiro che si apre in quelle stradine, piazzette e slarghi è nuova linfa corale e collettiva. È proprio Don Antonio a paragonare l’opera dei Fratelli Scuotto ad un – solo e possibile – “ritorno all’assembramento felice” nella cui poesia di comunità emergono e si risolvono anche le più gravi difficoltà del nostro vivere, tendendo sempre alla speranza della salvezza. Il presepe, pertanto, evidenzia il proprio valore di “strumento comunicativo, accompagna da secoli la storia del mondo, raccontando il passato, il presente e, nei suoi aspetti scaramantici e superstiziosi, anche il futuro.” Nel testo che accompagna la presentazione dell’opera si riflette su quanto la pandemia da Covid19 abbia messo tutti in difficoltà e si stia tentando, oggi, di tornare pian piano “ad una normalità che dovrà fare tesoro di questa esperienza. Dopo un periodo di allontanamento forzato tra le persone, che è più profondo del distanziamento sociale imposto per il contrasto alla diffusione del virus, sentiamo il bisogno di riavvicinarci tutti, gli uni agli altri, con uno sguardo diverso, meno conflittuale e più umano. La speranza è di tornare presto “all’assembramento felice”, la certezza è che cominceremo a farlo davanti ad un “presepe da favola”. Ecco, perciò, che ‘Il Presepe Favoloso’ dei Fratelli Scuotto è una visione predittiva, dove, come afferma Lello Scuotto, “ogni elemento presente nell’opera ha un preciso e profondo significato” reso allegoria e favola, leggenda e storia per chi ha occhio per guardare, scoprire, stupirsi. L’assembramento felice, figurato e narrato dall’arte è una discesa dall’alto verso lo spaventoso da esorcizzare ed una risalita verso la luce che supera le angosce del vivere e, dunque, l’opera, posta al di sopra delle Catacombe napoletane, funge da varco salvifico di un percorso che si immerge nella città, che il Rione Sanità custodisce come prezioso tesoro. ‘Il Presepe Favoloso’, visitabile gratuitamente dal 24 dicembre al 9 gennaio, dalle ore 10:00 alle ore 19:00 – il 25 e 26 dicembre resterà aperto dalle 10:00 alle 14:00 – successivamente rientrerà nell’offerta di visita guidata alle Catacombe di San Gaudioso e alla Basilica di Santa Maria della Sanità a cura della Cooperativa La Paranza che gestisce le Catacombe di Napoli. Il progetto, ricordiamo, è stato cofinanziato dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania, nell’ambito del POC Campania 2014-2020. Hanno inoltre contribuito al finanziamento dell’opera Saint-Gobain, la Famiglia Sossio Cirillo, Faraone, Edil Vetro S.r.l., Rimani, Coop4Art, Ceramiche Vesuviane e Marazzi.
Nel percorso artistico dei Fratelli Scuotto – o SCU8 – e de La Scarabattola v’è un riferimento continuo a Roberto De Simone, il quale a proposito del Rione Sanità, definito città sotto la città, rammentava quanto attorno al rione si innestasse una scelta “…indicativa di un viaggio misterico, di una discesa, di un cammino nel mondo sotterraneo dove, superate le angosce del buio, sarà possibile partecipare all’epifania della nuova luce che determinerà il capovolgimento della morte e il ritorno del ciclo vitale”. Alla favola della tradizione presepiale, l’opera ora nella Basilica, ‘Il Presepe Favoloso’ dei Fratelli Scuotto affianca un racconto mirabile e magnifico, in cui, ognuno, saprà cogliere il proprio baleno di sorpresa e meraviglia.

Nelle foto dettagli del Presepe Favoloso, donato dai Fratelli SC8 – La Scarabattola alla Basilica di Santa Maria della sanità, ©Massimliano Ricci, courtesy La Scarabattola