Per la prima volta da aprile scorso Israele ha registrato nelle ultime 24 ore oltre 10mila nuove infezioni, il maggiore giornaliero. Lo indicano i dati del ministero della Sanita’ di Israele, secondo cui si tratta di casi al 70% dovuti alla sottovariante BA.5. Il direttore generale del ministero, Nachman Ash, ha evitato allarmismi ma ha avvertito che il Paese – se l’attuale situazione dovesse peggiorare – potrebbe trovarsi di fronte all’inizio di “una nuova ondata” della pandemia. Tuttavia si e’ augurato che, come per l’omicron, si possa andare avanti “senza restrizioni speciali”. Il quadro clinico registra anche un forte aumento dei casi gravi arrivati a 168 mentre il Fattore R continua a fluttuare ed ora si trova a 1.32. E’ possibile – come si dice negli ultimi giorni – che il governo possa decidere di ripristinare l’uso delle mascherine al chiuso e la vaccinazione per infanti e bambini in eta’ prescolare.