Il sindaco di Modena: “I 220.000 di Vasco segnale di libertà contro la paura”. E il Kom arriva in bici

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Roma, 23 giu. (AdnKronos) – di Antonella Nesi

“Sabato 1 luglio deve essere una grande festa. Come ha ricordato il Ministro Minniti, solo quest’estate in Italia ci saranno 1.700 eventi all’attenzione delle autorità. Io credo che i 220mila al Parco Ferrari siano un grande segnale di libertà. Chi ci vuole spaventare e fare chiudere in casa ha già perso”. Il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, parla così all’AdnKronos del Modena Park, il concerto per i 40 di carriera di Vasco Rossi che ha veduto 220.000 biglietti polverizzando ogni record mondiale di paganti per un singolo evento musicale.

Da sindaco Muzzarelli ha mantenuto per sé anche la delega alla sicurezza, una competenza quanto mai attuale anche sul fronte musicale, dopo gli avvenimenti di Manchester e di piazza San Carlo a Torino. “Sin dal primo minuto, ben prima dei fatti drammatici di Manchester e di Torino – sottolinea il sindaco – abbiamo lavorato in sede di COSP (Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica istituto presso la Prefettura) per garantire tutte le condizioni di sicurezza, dall’accesso sino al deflusso. Oltre al divieto di vetro e di superalcolici, saranno garantite tutte le misure di sicurezza perché coloro che saranno al concerto e quelli che lo seguiranno su un maxischermo nelle piazze del centro pensino solo a divertirsi, senza paura”.

Vasco arriva in bici: “Mi serve sul palco per fare su e giù”

L’impianto di sicurezza sarà davvero imponente: “Saranno migliaia le persone impegnate per la sicurezza, ed a loro va il mio ‘grazie: a tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile, della nostra Polizia Municipale, ai professionisti del mondo della sanità, ai volontari e a ognuno degli spettatori che parteciperà all’evento”, aggiunge Muzzarelli.

Con il concerto del primo luglio Modena entra definitivamente nella storia del rock ma la sua tradizione musicale era già ben solida. “Abbiamo una tradizione lirica ineguagliabile, e ancora oggi siamo la città del Belcanto, con allievi di tutto il mondo che vengono qui a studiare. Ma il 1 luglio riprendiamo una tradizione che vedeva Modena protagonista di eventi musicali di massa, dagli U2 ai Guns’n Roses sino alla grande bellezza dei ‘Pavarotti & Friends’. Con Vasco abbiamo il piacere di festeggiare un’artista che dopo avere mosso qui i primi passi torna in città per il concerto dei 40 anni di carriera. Vedremo se sarà un nuovo inizio”.

I cittadini di Modena sono contenti o infastiditi dai disagi che inevitabilmente l’evento comporterà? “Innanzitutto circa 27mila dei presenti al Parco Ferrari saranno modenesi, di città o della provincia, e tante altre migliaia seguiranno il concerto nelle piazze. Quindi tanti di loro saranno protagonisti dell’evento e potranno assistere ad un concerto unico nella loro città. Detto questo, non ci siamo mai nascosti: sappiamo bene che l’impatto – sia pur limitato nel tempo – c’è ed abbiamo lavorato e stiamo lavorando perché sia contenuto. Serve un po’ di pazienza, ed in questo senso è una bella idea quella di Vasco di invitare ad assistere alle ‘prove generali’ del 29 giugno i residenti delle zone più vicine al Parco, per ‘risarcirli’ con tanta musica ed un sorriso”.

Cosa ha detto a Vasco Rossi quando è nata l’idea di questo megaconcerto? “L’ho ringraziato e ci siamo subito messi a lavorare con il suo team, che è fantastico”, conclude il sindaco.