Il Sud continua ad arretrare, si intervenga subito

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E’ stato un errore eliminare la Cassa per il Mezzogiorno per cui siamo andati dagli altari alla polvere, come ha detto Mariano Maugeri il giornalista di 24Ore. Come ha detto il presidente della Svimez il Prof. Giannola, i dati Istat rilevano che il Pil pro capite del mezzogiorno è di € 16.700 mentre è il doppio nel Nord Ovest. E’ un quadro dell’ Italia a due velocità. Il Sud, dal punto di vista delle infrastrutture, risulta afflitto da una serie di ritardi, infatti, ci sono meno strade, ferrovie, aeroporti e ospedali. Da otto anni il Pil per tutto il Sud si è ulteriormente arretrato. Tanti giovani meridionali sono emigrati a Nord, a Londra ed a Barcellona. Non abbiamo progetti per gli Stati che si affacciano sul Mar Tirreno, ma abbiamo solo problemi per i  migranti. Se l’Europa acconsentisse alla flessibilità dei Bilanci per i fondi strutturali,  si potrebbero investire 7 miliardi di € a Sud per i porti per Gioia Tauro, Taranto e Napoli. In particolare per Napoli, si dovrebbe fare il porto canale sino a Nola e sviluppare i cargo e le navi merci. Mentre il porto di Napoli, all’ingresso della città, dovrebbero avere infrastrutture per le grandi crociere. E’ inoltre necessario, secondo la Svimez, che venga introdotta, dentro i programmi, la distinzione della spesa a livello territoriale sia per il Sud che per il resto del Paese, in modo da controllare le risorse al Mezzogiorno, al centro ed al Nord. Nel Nord si sono fatte molte infrastrutture, l’Expo, il passante mai finito da Venezia e Padova, le spese per il Mose, Genova per l’accordo della logistica e la portualità, per arrivare al centro dell’Europa, ecc. I dati dello Studio Tagliacarne fanno emergere che il Sud patisce un gap del 34,6% rispetto al Nord-Est e per quel che riguarda la rete stradale, il Sud registra un divario inferiore, del 28,6% rispetto al Nord-Ovest. Bisogna rimediare!!!