Il superuomo targato Google

86

A cura di Roberto Paura Come sarebbe vivere senza malattie, imperfezioni, malesseri e acciacchi? Cosa significa, cioè, essere in perfetta salute? È la domanda che si è posta Google, da un po’ A cura di Roberto Paura Come sarebbe vivere senza malattie, imperfezioni, malesseri e acciacchi? Cosa significa, cioè, essere in perfetta salute? È la domanda che si è posta Google, da un po’ di tempo a questa parte impegnata anche nel settore della medicina e, in particolare, dell’estensione della vita, tema caro al futurologo e capo delle ricerche di frontiera dell’azienda di Mountain View, Ray Kurzweil. Il progetto “Baseline”, affidato al biologo molecolare Andrew Conrad, assunto da Google dopo aver inventato un sistema economico per i test Hiv nei donatori di sangue, intende utilizzare la rivoluzione dei “big data” per creare l’identikit dell’essere umano perfetto. L’idea è di raccogliere e incrociare dati sanitari di migliaia di individui “campione” e scoprire in tal modo quali sono i segnali d’allarme di un sistema che non funziona bene. Per fare ciò occorre naturalmente padroneggiare non solo la potente architettura informatica necessaria per processare i dati, ma anche la possibilità di eseguire letture complete del genoma di ciascun individuo rapidamente ed economicamente. Un obiettivo oggi alla portata, se si considera che il costo per una mappatura completa del genoma umano è sceso a meno di 1000 dollari. Con il progetto “Baseline” avremo così uno schema di un individuo in perfetta salute fisica e privo di difetti genetici. La presenza, in un paziente, di difformità rispetto a quello schema ideale costituirà un “biomarcatore”, un campanello d’allarme che permetterà a genetisti e medici del futuro di agire in maniera personalizzata e preventiva. Avvicinandoci un po’ di più, se possibile, alla salute perfetta.