Ilva: Riva, commissari ‘palesemente smentiti da carte’

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Per quanto riguarda il rispetto della normativa ambientale AIA, gli ex azionisti di Ilva contestano il comportamento dei Commissari Straordinari, che “da ricorrenti notizie di stampa” accrediterebbero “anche in sede giudiziaria una ricostruzione degli eventi palesemente smentita da ampia e concordante documentazione in loro mani”.”Anche di tale comportamento gravemente lesivo del nostro diritto di difesa – scrive Riva Fire nelle due lettere datate 8 marzo e anticipate dall’ANSA- riterremo direttamente responsabile il Ministero dello Sviluppo Economico”.

Da tempo i Riva lamentano “un esproprio di fatto ingiustamente subito”. Nella documentazione fornita da Riva Fire a sostegno delle sue affermazioni, vengono citate le affermazioni dei periti nominati dal Gip di Taranto, quelle del Ministero dell’Ambiente e del Garante dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’Ilva di Taranto.

Quest’ultima autorità – si legge nelle due lettere – “nel giugno del 2013, proprio alla vigilia dell’ammissione di Ilva Spa alla procedura di commissariamento, ha espressamente riconosciuto l’assenza dell’Aia, da parte di Ilva Spa, che potessero giustificare una richiesta di commissariamento”.
   

Per quanto riguarda il rispetto della normativa ambientale AIA, gli ex azionisti di Ilva contestano il comportamento dei Commissari Straordinari, che “da ricorrenti notizie di stampa” accrediterebbero “anche in sede giudiziaria una ricostruzione degli eventi palesemente smentita da ampia e concordante documentazione in loro mani”.”Anche di tale comportamento gravemente lesivo del nostro diritto di difesa – scrive Riva Fire nelle due lettere datate 8 marzo e anticipate dall’ANSA- riterremo direttamente responsabile il Ministero dello Sviluppo Economico”.

Da tempo i Riva lamentano “un esproprio di fatto ingiustamente subito”. Nella documentazione fornita da Riva Fire a sostegno delle sue affermazioni, vengono citate le affermazioni dei periti nominati dal Gip di Taranto, quelle del Ministero dell’Ambiente e del Garante dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’Ilva di Taranto.

Quest’ultima autorità – si legge nelle due lettere – “nel giugno del 2013, proprio alla vigilia dell’ammissione di Ilva Spa alla procedura di commissariamento, ha espressamente riconosciuto l’assenza dell’Aia, da parte di Ilva Spa, che potessero giustificare una richiesta di commissariamento”.