Le paludi, in generale, incutono timore in chi si avvicini a una delle stesse per il fatto che, se vi s finisse dentro, uscirne non sarebbe semplice. Quindi meglio allontanare il più possibile quella eventualità. Ne racconta qualcosa Dante nella Commedia, quando descrive gli Iracondi che si muovono affondati nella palude Stigia. Potrebbe sembrare che la classe politica italiana, sfidando la sorte, stia compiendo acrobazie senza rete sul bordo di una delle stesse. L’ accostamento dei rappresentanti del popolo a quei dannati, gli iracondi, non è voluto, anche se molte volte il modo di comportarsi degli stessi non si allontana molto da quello tenuto da vivi dai personaggi descritti da Dante. Allo stato ciò che non turba più di tanto i sardi, al contrario dei politici che li stabiliscono da Roma, sono i nomi dei candidati alle elezioni regionali in Sardegna. Appena la questione sarà risolta, prenderà posto ai blocchi di partenza la scelta di chi, se eletto, andrà in trasferta per il rinnovo del Parlamento Europeo, a primavera inoltrata. Senza dare in escandescenze – sempre senza riferimento a quei dannati – sia all’ interno che all’esterno di ciascun partito politico, gli interessati che operano lungo l’intero arco costituzionale non dovrebbero distogliere per nessuna ragione l’attenzione da quanto sta accadendo dentro e fuori dai confini del Paese. Ripetono quelle persone che lavorano tra le zolle a chi è in contatto con loro: “bada prima agli interessi tuoi, a quelli degli altri dopo e se puoi”. Niente in contrario se non che sempre più spesso gli interessi degli altri hanno punti in comune con quelli propri. Al momento il Paese è più che mai in stato di allerta per una congerie di problemi che non riesce a mettere in ordine di precedenza per cercare di trovare una soluzione degli stessi più o meno stabile. Intanto l’osservatorio del Ministero per il Commercio con l’ Estero ha cominciato con diligenza a mettere in guardia i produttori italiani dai rischi che corrono le loro merci in transito da quelle parti. Di seguito la motivazione nel dettaglio. A causa delle guerre in Medioriente e dei pericoli di ogni genere che derivano dalle stesse, rappresaglie, imboscate, atti di pirateria e di altro genere comunque violenti, mettono in serio pericolo anche il solo avventurarsi di ogni mezzo di trasporto in quelle regioni. Per esprimere compiutamente il concetto, va illustrato a chiare lettere che sarebbero a rischio serio sia i trasportatori che le merci trasportate. Si aggiunga che il risultato delle elezioni a presidente di Taiwan, conclusesi qualche ora fa con la vittoria con qualche lunghezza degli altri candidati del democratico William Lai , contrario all’unificazione, già sta dando lo spunto a Pechino per lanciare strali nei confronti di chi sta plaudendo al successo del nuovo presidente. Si saranno congratulati con lui, in presenza, i componenti di una missione non ufficiale USA atterrata sull’isola sabato, mentre il Presidente Biden si è affrettato a precisare che nè lui nè i componenti del suo governo hanno sposato la causa dell’ indipendenza di Taiwan. Intanto hanno iniziato a dar segno di se altre azioni di disturbo indirizzate a Taipej da parte di Pechino. Il tutto sempre in nome di una Cina che, secondo XI Jinping e i suoi stretti seguaci, deve al più presto ritornare unita. A parte il commento appena citato del Presidente Americano, peraltro non richiesto, la maggior parte di quanti hanno rapporti con quell’ isola del Pacifico a un tiro di schioppo dal Continente Giallo, si saranno fregati le mani. Soprattutto per quanto è importante l’ aver evitato l’ inizio di forme di condizionamento dei suoi rapporti con gli altri paesi, specialmente quelli tecnologicamente avanzati. Basti pensare che, per quanto riguarda i semiconduttori, quel pezzo di terra circondato dal mare è produttore leader a livello mondiale, per comprendere che il voto espresso dai suoi abitanti potrebbe essere un catalizzatore più che potente allo scopo di aggiornare la mappa geopolitica mondiale. Nonostante ciò, in Italia resta confermata la premessa, cioè che la precedenza debba essere ancor più confermata alla risoluzione dei problemi interni. Intanto le sirene che vivono nei punti strategici del pianeta cominciano a portare altri elementi di distrazione. Le elezioni presidenziali negli Usa, per quanto non imminenti perché si svolgeranno in autunno, cominciano già in questi giorni a far notizia sull’ intero pianeta. Quella chiamata alle urne è di per sé un evento che coinvolge l’umanità intera. Per quelle che si terranno quest’ anno, ancora di più, perché riservano molte sorprese, alcune certamente inedite.Anno movimentato, il 2O24 e è appena iniziato. Nel villaggio si dice ancora oggi, nonostante le previsioni meteorologiche siano da tempo elaborate scientificamente, che il buon giorno si vede dal mattino.