“Ripartire dall’industria significa ripartire da quell’industria che ha colto il messaggio della Cassa per il Mezzogiorno. Rinforzare queste strutture e’ una direttiva da richiedere. In un momento di grande innovazione come questo, abbinato a grandi investimenti e un grande processo di risanamento, la digitalizzazione puo’ fare da aggregatore. Sui semiconduttori, ad esempio, se si fa quadrato si salvaguardia l’industria, altrimenti la si perde”. Cosi’ Vito Grassi, vice-presidente nazionale di Confindustria, intervenendo a Maratea (Potenza) alla prima edizione di ‘Sud & Nord’, laboratorio di idee e proposte promosso dalla fondazione Nitti e dall’associazione Merita.
“Stiamo chiedendo come Confindustria un’ulteriore moratoria dei crediti e garanzie contratte perche’ la ripresa del mercato non costringa lentamente le imprese a rimborsare investimenti fatti oltre che crediti contratti”, prosegue Vito Grassi. “Nell’ultimo bilaterale tra Confindustria italiana e Confindustria francese e’ venuto fuori che 3mila e 500 miliardi serviranno solo per raggiungere l’obiettivo del dimezzamento delle missioni nel 2030 – aggiunge – 100 miliardi li mette il pubblico. Il coinvolgimento dei privati e’ quindi piu’ importante del pubblico e noi dobbiamo partecipare con progetti dal basso a questo partenariato pubblico-privato senza polemiche”.
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