In consiglio regionale via libera a Ddl Semplificazione

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Defezione di un altro esponente del Pd in occasione del voto favorevole (26 sì, 1 voto contrario e 1 astenuto) dell’assemblea regionale al ddl “Regione Campania Casa di Vetro. Legge di semplificazione 2017”. Il testo, licenziato in commissione il 20 luglio scorso grazie a un maxiemendamento della maggioranza, ha registrato il voto contrario della consigliera Pd Bruna Fiola secondo cui il provvedimento “non tiene conto della grave crisi che stanno vivendo le categorie produttive e non offre alcuno strumento per aiutarle”. Il riferimento è, in particolare, all’artigianato ma, più in generale, al fatto che si proceda solo “a un obbligo legislativo” senza far incidere emendamenti ispirati da richieste delle categorie produttive. “Questo provvedimento non introduce alcun elemento di semplificazione né per i cittadini né per le imprese che annegano in un mare di burocrazia” la posizione della consigliera dem. Identica, nella sostanza, a quella dell’ex presidente Caldoro per il quale “il provvedimento non semplifica alcunché” e di Armando Cesaro e Maria Grazia di Scala di Fi. Duro il commento dell’azzurro Severino Nappi che punta il dito soprattutto sull’articolo 10 della legge: “la cosiddetta ‘Casa di vetro’ prevede che la gestione e l’alienazione degli immobili regionali finisca nelle mani di un soggetto privato e tutto ciò in pieno scandalo-Consip” e minaccia: “questa vicenda finirà davanti alla Procura della Repubblica e Forza Italia farà di tutto per contrastare una norma come questa in un provvedimento che presume di attuare la trasparenza”. In conclusione i consiglieri di Fi tracciano una sorta di analisi politica della lunga giornata in aula sottolineando: “Il dato politico del voto sul disegno di legge regionale sulla proroga dell’attività estrattiva nelle cave in Campania è chiaro: la maggioranza del presidente De Luca comincia a vacillare”. Così come il “voto contrario espresso dalla consigliera PD Carmela Fiola alla proposta di legge sulla semplificazione va in questa direzione, quella cioè di un forte disagio politico della coalizione che dovrebbe sostenere il governatore”.