In mostra al Pan di Napoli Paolo Bielli e le gemelle Dafne y Selene

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in foto il Pan di Napoli

di Maria Carla Tartarone Realfonzo

In questi giorni al Pan sono presenti due mostre molto diverse tra loro: “Napoli in Ring” di Paolo Bielli, a cura di Thessy Sembiante e, a cura di Maria Savarese, i lavori di Roberta e Alessandra Ruggiero, note come Dafne y Selene, due gemelle giovanissime, nate a Napoli nel 1993. Con “Volevo dirti che”, portano avanti un progetto che ha costituito anche la loro prima personale. Le opere presentate sono piccole creazioni delicatamente colorate che sembrano rappresentare tracce del fisico umano, frazioni del corpo ma anche, frammenti di pensieri, metafore che vogliono riferirsi a sentimenti, pensieri allusivi. Le artiste avevano già presentato le loro opere in “Sospensione“, al Castel dell’Ovo nel 2017 e nel progetto “Senza” con Napul’Art. A Bresci,nel 2019, hanno anche esposto nella mostra collettiva “Stanze del Contemporaneo” a cura di Daniele Astrologo Adobal, presso Palazzo Martinengo. Infine nel 2020 hanno preso parte ancora ad una Collettiva “Open Heart”, curata da Antonio Biasucci, presso la Villa Pignatelli. Il loro stile rimane intatto, nei segni e nei colori che riferiscono un linguaggio artistico ricco di esperienze pittoriche ma anche fotografiche ottenute all’Accademia di Belle Arti Napoletana dove si sono laureate. Auguriamo che la loro ricerca non tralasci di conseguire nuove ispirazioni senza peraltro abbandonare la loro precisa personalità artistica.

Segue dunque al Pan “Napoli in Ring” la mostra delle opere dell’artista Paolo Bielli, a cura di Thessy Sembiante, che ci mostra innumerevoli pugili in lotta, espressivi protagonisti, che sembrano reagire con agilità e dinamismo a questo momento difficile della nostra storia. Le numerose immagini, insieme a simboli scultorei, sono in parte ritagliate da fotografie e modificate dalla sua capacità creativa, in parte sono disegni poi ritoccati con bombolette spray. Tutte rappresentano figure umane che non cessano di lottare, con estrema energia e vivacità. Il Ring, circondato da un cerchio, formato da coltelli, è stato anche un’opera presentata alla 54° Biennale di Venezia. Da allora sono nati i pugili che riempiono le sale della mostra. L’artista si diverte a ritoccare le sue opere modificandone i colori non solo con bombolette spray ma anche con carte colorate che sovrappone alle sue creazioni per modificarle, senza seguire una precisa norma, ma soltanto la fantasia vivace che gli consente di improvvisare, nelle sue plurime immagini, la loro spettacolarità. Alla inaugurazione la mostra è stata presentata anche da una performance dell’artista pugile in compagnia del famoso Bonito Oliva.