In una mostra a Parigi il Proust segreto. L’episodio della “madeleine” fu riscritto 100 volte

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in foto Marcel Proust

L’episodio della ‘madeleine’, uno dei più celebri della monumentale opera “Alla ricerca del tempo perduto”, è stato riscritto un centinaio di volte da Marcel Proust (1871-1922). E’ uno dei ‘segreti’ del processo creativo dello scrittore francese rivelati dalla grande mostra allestita per il centenario della morte, che cadrà il 18 novembre, con il totolo “La Fabrique de l’oeuvre” alla Biblioteca Nazionale di Francia (Bnf) a Parigi, dove resterà aperta fino al 22 gennaio 2023. Vi sono esposti circa 350 fra manoscritti (alcuni mai visti prima), diari, bozze, prime edizioni, foto, dipinti, abiti, mobili e manifesti. Attraverso i manoscritti annotati, cancellati, tagliati, incollati dalla mano di Marcel Proust, si scopre, ad esempio, che la famosa madeleine era piuttosto stantia. Prima che lo scrittore andasse in visibilio per le sue ‘petites madeleines’, si dilettava con un biscotto simile alla fetta biscottata e prima ancora con un pezzo di pane raffermo. Nell’arco di due anni il brano ebbe un sapore molto diverso, poiché l’autore scrisse numerose versioni del suo ricordo d’infanzia. Nel 1907, quando lavorava al primo volume, “Dalla parte di Swann”, era un pezzo di pane raffermo nel tè a provocare la sua euforia. Nella versione successiva, era diventato ‘pain grillé’, o tostato, e intorno al 1908 era una ‘biscotte’, una specie di biscotto duro. Alla fine, Proust scelse “quei biscotti pienotti e corti chiamati ‘petites madeleines’, che paiono aver avuto come stampo la valva scanalata d’una conchiglia” per evocare il dolce intinto nel tè ai fiori di tiglio che sua zia Léonie gli dava da bambino. La Biblioteca Nazionale di Francia presenta al pubblico anche alcuni degli oggetti proustiani acquisiti negli ultimi tempi: i quaderni di bozze della collezione Jacques Guérin, custodito dal 1983; il diario del 1906 acquistato nel 2013; i “settantacinque fogli” lasciati in eredità dall’editore Bernard de Fallois nel 2020; la copia della prima edizione di “Du côté de chez Swann”, stampata su carta pregiata, ricevuta grazie a una sottoscrizione pubblica nel 2021. Attraverso queste carte il visitatore può comorendere quanto lo scrittore abbia rielaborato ogni pagina – 2.400 – del suo monumento letterario.