Incendi Vesuvio, appello dei volontari: Servono controlli e bonifiche

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Più sorveglianza per prevenire incendi e roghi di rifiuti tossici, controlli per smascherare attività sommerse, verità sulle devastazioni di ettari di verde, bonifiche: è quanto chiedono i volontari dell’associazione ‘Salute, Ambiente, Vesuvio’ che, a distanza di un anno dalle fiamme che hanno distrutto gran parte della vegetazione sul vulcano più famoso al mondo, hanno promosso un incontro dibattito nella Chiesa di San Vito a Ercolano (Napoli). Dal 15 giugno sono operative due squadre straordinarie dei Vigili del Fuoco nel Parco Nazionale del Vesuvio, a protezione di aree specifiche, ma il timore resta tra le associazioni e i residenti alle pendici del Vesuvio. “In questi anni non sempre abbiamo riscontrato la volontà da parte delle istituzioni di volersi rapportare con noi: è venuta due volte la Commissione parlamentare Ambiente, una volta quella regionale, ma non conosciamo i risultati di queste visite” dice Marco Ricci, sacerdote e presidente dell’associazione Salute, Ambiente, Vesuvio. “Più volte abbiamo chiesto incontri e confronti all’amministrazione comunale attraverso pec, protocolli a mano, ma non abbiamo avuto risposte né siamo stati ricevuti. Abbiamo raccolto più di 3mila firme facendo proposte costruttive all’amministrazione e promosso un corteo nel centro città, e stiamo ancora aspettando risposte. Penso che questi silenzi istituzionali si debbano rompere definitivamente perché vogliamo luce e verità sui fatti. È un nostro diritto sapere”. Marianna Ciano, vicepresidente dell’associazione aggiunge: “Chiediamo risposte alle istituzioni per ciò che è stato fatto in virtù del grave scempio che è avvenuto l’anno scorso su questo territorio e chiediamo maggiori controlli su tutta l’economia sommersa che poi sversa a valle. Vi sono strade completamente invase da rifiuti, vere e proprie micce che possono produrre incendi”. Antonio Marfella, tossicologo oncologo, presidente dei Medici dell’ambiente di Napoli, dice: “È indispensabile ed urgente uno specifico impegno di governo, a livello internazionale, nazionale e regionale, sul versante della tracciabilità dei manufatti e dei rifiuti industriali e tossici, causa delle ‘Terre dei Fuochi’ in tutta Italia”. Nel corso dell’incontro è stato commemorato Gerardo Ciannella, medico, che si è speso per la tutela della salute pubblica anche nel Vesuviano e in particolare contro lo sversamento illecito dell’amianto.