Inchiesta petrolio, scontro Renzi-toghe. Magistrati:”Parole inopportune”; premier: “Li invito a correre”

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E’ scontro tra il premier, Mattero Renzi, e i magistrati:  “Le dichiarazioni di Renzi sono inopportune nei tempi ed inconsistenti nei fatti”, dice il presidente della sezione della Basilicata dell’Anm, Salvatore Colella, replicando così alle parole del Presidente del Consiglio che, durante la direzione del Pd, aveva paragonato temporalmente le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio alle Olimpiadi. 

“Inopportune – ha spiegato Colella – perché arrivano in un momento molto delicato dell’inchiesta, con un intervento ‘a gamba tesa’ e le sue insinuazioni sono quantomeno viziate da un interesse di parte, inconsistenti perché smentite, solo poche ore dopo, da un pesante verdetto di condanna contro i vertici della Total nel processo ‘Totalgate'”. “Se è vero che in un paese civile, come dice il Presidente Renzi, ‘i processi arrivano a sentenza’, e noi abbiamo dimostrato di saperlo fare – ha continuato l’Anm lucana – è anche vero che in un Paese civile ‘il governo rispetta i lavoro dei magistrati’, sempre, anche quando toccano la propria parte politica. Ci saremmo aspettati la stessa intransigenza e fermezza di condanna annunciata dal Presidente in occasione di altre inchieste di rilievo nazionale”, ha concluso Colella.

Respinge con forza le critiche il presidente del consiglio: “Non ne posso più di un paese in cui le sentenze non arrivano, si bloccano le opere pubbliche ed i ladri restano fuori. Io voglio il contrario: sto invitando i magistrati a correre per beccare i ladri e metterli in galera. Se blocco le opere il paese è finito”, dice rispondendo alle domande su fb e twitter

E’ scontro tra il premier, Mattero Renzi, e i magistrati:  “Le dichiarazioni di Renzi sono inopportune nei tempi ed inconsistenti nei fatti”, dice il presidente della sezione della Basilicata dell’Anm, Salvatore Colella, replicando così alle parole del Presidente del Consiglio che, durante la direzione del Pd, aveva paragonato temporalmente le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio alle Olimpiadi. 

“Inopportune – ha spiegato Colella – perché arrivano in un momento molto delicato dell’inchiesta, con un intervento ‘a gamba tesa’ e le sue insinuazioni sono quantomeno viziate da un interesse di parte, inconsistenti perché smentite, solo poche ore dopo, da un pesante verdetto di condanna contro i vertici della Total nel processo ‘Totalgate'”. “Se è vero che in un paese civile, come dice il Presidente Renzi, ‘i processi arrivano a sentenza’, e noi abbiamo dimostrato di saperlo fare – ha continuato l’Anm lucana – è anche vero che in un Paese civile ‘il governo rispetta i lavoro dei magistrati’, sempre, anche quando toccano la propria parte politica. Ci saremmo aspettati la stessa intransigenza e fermezza di condanna annunciata dal Presidente in occasione di altre inchieste di rilievo nazionale”, ha concluso Colella.

Respinge con forza le critiche il presidente del consiglio: “Non ne posso più di un paese in cui le sentenze non arrivano, si bloccano le opere pubbliche ed i ladri restano fuori. Io voglio il contrario: sto invitando i magistrati a correre per beccare i ladri e metterli in galera. Se blocco le opere il paese è finito”, dice rispondendo alle domande su fb e twitter