Roma, 2 giu (AdnKronos) – Anche l’incidente di Venezia, dove , diventa motivo di scontro all’interno del governo gialloverde. A cogliere l’occasione per attaccare i 5 Stelle è il vicepremier Matteo Salvini: “Mi risulta che una soluzione fosse stata trovata e condivisa, mi risulta che qualcuno aveva messo intorno a un tavolo tutti, predisponendo una soluzione che prevedeva alcune navi a Porto Marghera e un allargamento di un canale, ma che tutto sia stato bloccato perché è arrivato un no da un ministero romano”. “Sono stufo dei no – ha ribadito ancora una volta durante un comizio a Tivoli Salvini – l’Italia va a fondo, abbiamo bisogno di sì e non è un ministero della Lega quello che ha detto no”.Il leader del Carroccio si riferisce al ministero dei Trasporti e in una nota della Lega lo si dice chiaramente: “Il piano alternativo per tutelare la laguna, il turismo e soprattutto le persone dai rischi di incidenti nel porto di Venezia causati dal passaggio delle grandi navi era già pronto dallo scorso novembre. Peccato che sia stata bloccato subito dal Mit e che in tutti questi mesi il ministro Toninelli non abbia più preso una decisione definitiva limitandosi all’ipotesi, assurda per molti, di far attraccare le navi a Chioggia, ossia in mare aperto”. Così, in una nota, il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, e la deputata veneziana della Lega in Commissione Trasporti, Ketty Fogliani.
“Ciò che invece a tutti è ormai fin troppo chiaro è che ancora una volta i ‘No’ causano danni gravissimi alla credibilità del nostro paese. Con la bella stagione ormai alle porte, il traffico crocieristico è in aumento. Ci auguriamo che il ministro competente risolva la questione una volta per tutte”, aggiungono Molinari e Fogliani. Come ricordano infine i due deputati, la soluzione che era già stata individuata era “peraltro già condivisa da Autorità portuale, Regione Veneto, Comune di Venezia e armatori delle compagnie di crociera rispettosa dell’equilibrio ambientale e del patrimonio architettonico e culturale del territorio”.