Indagini su Popolare Bari, nessuna irregolarità bilanci

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Roma, 31 ago. (AdnKronos) – La situazione contabile della Popolare di Bari al momento dell’acquisizione di Banca Tercas e la possibilità che in questo arco temporale, fra il 2013 e il 2016, possa esserci stato ostacolo all’attività della Vigilanza da parte dei vertici dell’istituto di credito. E’ soprattutto questo l’aspetto delle indagini sulla banca pugliese che potrebbe teoricamente aprire uno scenario più complesso rispetto a quello che per ora sembra circoscrivere la vicenda, come sostenuto dalla stessa banca, alle “dichiarazioni rancorose di un dipendente licenziato per giusta causa”.

A supporto dell’indagine è stata acquisita dalla Procura di Bari anche la documentazione relativa alle varie ispezioni di Bankitalia. Documentazione in cui, secondo quanto risulta all’Adnkronos, non sarebbero emerse particolari criticità nella gestione della banca. Come tanti altri istituti di credito, nel periodo preso in esame, la Popolare di Bari ha dovuto sopportare un aumento delle sofferenze ma i rilievi di Via Nazionale avrebbero evidenziato solo problemi di carattere segnaletico e non criticità sostanziali. Così come non ci sarebbe evidenza di azioni commerciali scorrette a sostegno della ricapitalizzazione.

Sei gli indagati, a vario titolo. Sono il presidente Marco Jacobini, l’allora Dg Vincenzo De Bustis, ex AD di Mps e Deutsche Bank Italia, i due figli di Jacobini, Gianluca e Luigi (condirettore generale e vice), il responsabile di contabilità e bilancio Elia Circelli, il dirigente dell’ufficio rischi Antonio Zullo. Le indagini sono state prorogate di due mesi e faranno il loro corso. Ma, per quanto emerso finora, non dovrebbero profilarsi sviluppi tali da mettere in discussione la stabilità della banca, come avvenuto invece nel caso delle banche venete.