L’artista Francesca Leone, nota anche a livello internazionale per l’impiego di materiali recuperati e per la sua sensibilità ambientale, è stata scelta dal MAXXI di Roma per esporre sia al Bihar Museum di Patna che al National Museum di Nuova Delhi seguendo il tema indiano della Vasudhaiva Kutumbakam che, tradotto, significa: ‘Una Terra, una famiglia, un futuro”.
Tre fiori giganti di diverse dimensioni, realizzati dall’artista con lamiere recuperate in cantieri dismessi o edifici abbandonati, compongono l’installazione di Francesca Leone. L’artista è stata scelta dal Museo MAXXI su incarico del Ministero della Cultura per rappresentare l’arte italiana al prossimo G20 in India.
Durante l’assise internazionale, si terrà la seconda Biennale in cui verranno esposte 50 opere di artisti provenienti da tutto il mondo nella mostra “Together we art” al Bihar Museum di Patna nello Stato indiano del Bihar dal 7 al 27 agosto 2023. Successivamente, la mostra verrà trasferita nella capitale Nuova Delhi, al National Museum, ed esposta dal 7 settembre al 7 ottobre.L’installazione e i suoi significati – L’installazione di Francesca Leone è intitolata “Una rosa, è una rosa, è una rosa” dal verso della poetessa Gertrude Stein. Questa rimanda a un giardino malato, in cui la rosa più grande ha perso le tracce della ruggine e del tempo grazie al colore restituitole dall’artista ed è tornata a nuova vita. La rosa più piccola mostra ancora i segni del tempo con la speranza che possa “guarire”. Nella terza rosa, invece, protagonista è la ruggine, non essendoci traccia di colore. I tre fiori rappresentano altrettante possibilità di cura o di abbandono e lasciano intravedere la speranza di poter salvare o far rivivere la bellezza residua di questo roseto onirico prima che appassisca del tutto.