Influencers, evitate i post con le scottature da troppo sole. Gli oncologi: Messaggio dannoso

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(foto da Adobe Stock gratis)

No ai post con la pelle scottata che gli influencers puntualmente pubblicano alle prime esposizioni al sole. Sono un messaggio errato che spinge i followers ad adottare comportamenti sbagliati e molto dannosi per la salute. E’ l’appello lanciato da IMI – Intergruppo Melanoma Italiano al mondo social a pochi giorni dall’inizio della stagione estiva. Una diagnosi di cancro su tre e’ un tumore della pelle. Il principale fattore che predispone al suo sviluppo e’ l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV): sole e lettini abbronzanti. E i danni alla pelle si accumulano con il passare degli anni a partire dalla prima scottatura solare. “I messaggi errati – sottolinea Ignazio Stanganelli, presidente IMI, direttore della Skin Cancer Unit IRCCS IRST Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori – vanificano gli sforzi dei medici, delle societa’ scientifiche, delle associazioni pazienti, del ministero della pubblica istruzione e della sanita’ nella prevenzione primaria e nella sfida contro il melanoma.” Consapevolezza e’ la parola chiave per la prevenzione primaria. E in quest’ottica IMI ha inoltre ideato e realizzato MelaMEd (Melanoma Multimedia Education), la piattaforma multimediale sul melanoma che mira a costituire un vero e proprio network tra i team multidisciplinari melanoma presenti sul territorio nazionale e la rete territoriale degli operatori sanitari, coinvolgendo anche i medici di base. Una sorta di atlante multimediale di rapido accesso e facilmente consultabile, contenente tutte le informazioni fondamentali su questo tumore della pelle molto aggressivo. “La prevenzione primaria per i tumori cutanei – sottolinea Stanganelli – il riconoscimento clinico della “lesione sospetta” e l’identificazione dei pazienti a rischio per melanoma sono le strategie raccomandate dall’Unione Europea. In questa strategia tutti i medici, in particolare i Medici di Medicina Generale (MMG), hanno un ruolo critico”.