Infrastrutture, Renzi propone maxi piano da 120 miliardi: fondi anche per i porti campani

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In foto Matteo Renzi

Il piano Shock presentato da Matteo Renzi oggi 15 novembre a Torino sulle infrastrutture ha in realtà uno sviluppo più ampio che comprende 7 diversi macro campi. A cominciare proprio da ferrovie, strade e autostrade, dove secondo gli esponenti di Italia Viva sono fermi ben 74 miliardi di opere, tra questi 8 miliardi ferme per mancanza di finanziamenti, le altre per motivi burocratici. Il piano poi interessa porti e aeroporti, con investimenti per 3 miliardi sui porti di Genova e Savona, Trieste, Napoli e Salerno, La Spezia e Marina di Carrara, Gioia Tauro, Livorno e Piombino, Venezia, altri 4 miliardi dovrebbero andare sugli aeroporti. Renzi prevede poi un rilancio dei piano periferia e i piani città, con 5 miliardi fermi tra piano periferie, piano casa, e patti territoriali. Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, si potrebvbero smuovere 25,9 miliardi, suddivisi tra: 12,8 miliardi nella mitigazione del rischio, 3 miliardi nell’edilizia scolastica, 3,9 miliardi nelle reti fognarie e nei depuratori, 3,1 miliardi del sisma bonus, 3,1 miliardi per invasi e acquedotti.