Innovazione e sviluppo sostenibile, Best Performance Award 2020/2021: ecco le Pmi italiane premiate

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Sda Bocconi School of Management, la migliore business school internazionale in Italia, ha svelato i vincitori che si sono aggiudicati il titolo di Best Performer all’interno delle diverse categorie del Best Performance Award, il premio annuale dedicato alle imprese italiane che si distinguono per l’eccellenza nel creare valore economico, tecnologico, umano, sociale e ambientale.
Durante la cerimonia di chiusura dell’edizione 2020/2021, che ha potuto contare, sia da remoto sia in presenza, sul coinvolgimento dei partner J.P. Morgan Private Banking, PwC, il fondo di private equity EQT, Bureau Van Dijk, Havas PR, sono stati proclamati vincitori:

  • Targa Telematics S.p.A, per la categoria Best Performing Small Company
  • SIFI S.p.A e I.CO.P. S.p.A, a parimerito, per la categoria Best Performing Medium Company
  • Iren S.p.A. per la categoria Best Performing Large
  • Davines S.p.A per la categoria Best Performer of the Year

In aggiunta, all’interno della categoria “Hot Topic”

  • Music & Lights S.r.l. per la categoria Adapt to React
  • S.A.I.B. S.p.A per la categoria Most Impactful Company

Il lavoro di ricerca e analisi svolto per valutare le performance delle aziende, risulta utile non solo a decretare i vincitori di ogni edizione, ma, soprattutto, è in grado di restituire una panoramica nitida e ampia del panorama imprenditoriale del nostro Paese, sia per quanto riguarda le caratteristiche inerenti al fatturato che rispetto alle tematiche Esg, fornendo inoltre un interessante metro di paragone rispetto agli anni passati.
Dalla ricerca condotta quest’anno, che ha interessato principalmente aziende appartenenti a Lombardia (24,4%), Veneto (15,9%) ed Emilia-Romagna (14,6%), sono emersi spunti molto significativi rispetto a tematiche riguardanti argomenti più che mai attuali, come, ad esempio, la percentuale di donne impiegate in ruoli apicali. Infatti, comparando i dati del 2020 con quelli raccolti sin dalla prima edizione del 2017, viene evidenziato come la percentuale di aziende priva di donne che ricoprano ruoli dirigenziali sia scesa dal 37% al 16%, mentre la percentuale di società caratterizzate dal 21% al 50% di figure femminili in ruoli dirigenziali è cresciuta dal 17% al 27%. In aumento anche il dato relativo alle aziende caratterizzate dal 51% al 100% di donne impiegate in ruoli apicali, che dal 3% registrato nel 2018 è incrementato fino a raggiungere, quest’anno, il 7%.
Un ulteriore elemento molto positivo evidenziato dall’analisi svolta durante l’edizione 2020 riguarda la tematica della crescita dei talenti. Nell’84% delle aziende, infatti, almeno il 50% dei dirigenti ha origine interna, sottolineando una tendenza rassicurante in questo periodo di incertezza che sta interessando anche l’ambito professionale.
Anche il tema della digitalizzazione, che nel 2020 ha assunto un ruolo più centrale che mai, ha sorpreso in positivo, infatti, valutando la percezione rispetto all’avanguardia dei processi di digitalizzazione pre e post emergenza sanitaria, le imprese hanno reputato il proprio livello di digitalizzazione più soddisfacente di quanto percepito, con un giudizio di percezione che si attestava su 7,09/10 pre-emergenza, rispetto a un 7,73/10 di percezione post-emergenza.
Per quanto riguarda le performance finanziarie, invece, l’esposizione geografica della società, giudicata in base al fatturato conseguito nell’anno fiscale concluso al 31.12.2019, è stata valutata dal 27% delle imprese come “Europea” (più del 51% del fatturato è registrato fuori dall’Italia, ma entro i confini europei) e dal 22% “Globale” (più del 51% del fatturato è registrato fuori dell’Europa), rimane comunque salda l’esposizione geografica “nazionale”, con il 46% delle aziende che registrano più del 51% del fatturato in Italia.